La Signora Kabaivanska sarà presente al Festival il 26 giugno per incontrare il suo pubblico
La Festa del Cinema Bulgaro, che festeggia quest’anno la sua quindicesima edizione, torna alla Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni) con il meglio della cinematografia bulgara dal 24 al 26 giugno prossimi. E non poteva mancare il riferimento ad una delle più grandi tradizioni bulgare: la sua sconfinata passione per la lirica. La Bulgaria, come ben sappiamo, ha regalato al mondo musicisti straordinari e infatti questa festa ha deciso proprio di omaggiarne due tra i più rilevanti, Boris Christoff (25 giugno) e Raina Kabaivanska (26 giugno), con la presentazione di due documentari loro dedicati. Ma soprattutto con la presenza in sala proprio della grande Raina Kabaivanska.
Il primo documentario è dedicato a Boris Christof, uno tra i cantanti lirici più famosi e di successo mondiale del secolo scorso, e sarà proiettato nella giornata del 25 giugno (Sala Kodak ore 18:30), si intitola L’eredità di Boris Christoff e porta la firma del giovanissimo Boris Slavcev, presente in sala: un film che è innanzi tutto un omaggio commosso e che svela al grande pubblico un vasto numero di foto dall’archivio privato del cantante mai mostrate finora e che ci permette di ripercorrere, fra inediti documenti storici dall’archivio privato del grande cantante lirico, la sua vita e quella dell’Accademia per cantanti lirici bulgari, che lui fondò a Roma.
Il secondo documentario invece verrà presentato il 26 giugno alle ore 18:30 (Sala Kodak) e sarà dedicato ad un’altra grandissima voce della lirica, l’artista Rajna Kabaivanska, che sarà presente in sala assieme al regista Nayo Titzin, al produttore George Tekev e allo sceneggiatore Peter Barbalov. Il film è un racconto in prima persona della grande diva e dei personaggi che ha saputo creare. Attraverso alcune testimonianze prendono infatti parte alla storia anche i suoi studenti, oggi cantanti di fama mondiale – Andrea Carè, Veronica Simeoni, Vittoria Yeo, Maria Agresta, Maria Radoeva – nonché i giovani debuttanti Aleksаndrina Mihailova e Giuseppe Infantino ai quali Kabaivanska trasmette il dono inestimabile della tecnica del belcanto, un pilastro nella sua carriera mondiale di 55 anni. L’atmosfera è di condivisione, compenetrazione ed amore: tra l’artista e il pubblico, tra l’insegnante e gli studenti.
L’intero festival è promosso e organizzato dall’Istituto bulgaro di cultura per la direzione artistica della sua Direttrice Jana Yakovleva. Gode del Patrocinio dell’Ambasciata bulgara in Italia. Ma anche grazie del prezioso supportoo dell’Associazione Italo-bulgara La Fenice.
L’ingresso alla Casa del Cinema è soggetto al rispetto del regolamento per la prevenzione del virus COVID 19.
Tutti i film verranno proiettati in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.