Vittimismo? No grazie! I vampiri energetici e la loro influenza nella nostra vita

Ieri, sabato 10/09/2022, è iniziato ufficialmente il nuovo ciclo di indagini sociali di Imagine – Il Mondo Che Vorrei e lo ha fatto col cosiddetto “botto”, cercando di analizzare un fenomeno che ci circonda ahimè sempre più spesso, l’avere a che fare con persone “negative”. Una new entry del nostro salotto, nonché esperta in psicologia ci ha seguito e dato utili suggerimenti, la dott.ssa Tina Ferrigno.

Faccio una mia breve premessa: nel corso della mia vita ho incontrato parecchie persone lamentose, pronte a giudicare tutto e tutti, sempre pronte a dire che loro soffrono più di tutti, che incolpano altri ( persone e/o eventi ) di ciò che accade loro, senza che loro stessi muovano un dito per cambiare il proprio status … Confesso che conforta oggi, conforta domani … beh, ad un certo punto subentra una sorta di rifiuto, non si riesce davvero a sopportarli! Col senno di poi mi rendo conto che in realtà magari stanno soffrendo davvero, ma non per ciò che dicono, ma di una vera e propria sindrome, il vittimismo! Ecco, le persone tossiche e negative non sono le persone tristi o che stanno attraversando un momento difficile, ma sono persone che scaricano sugli altri i propri problemi o non tengono in considerazione le esigenze e i diritti degli altri: secondo alcuni studiosi, sia psicologi che sociologi, la nostra epoca è caratterizzata da un’alta dose di tossicità, dovuta alle incertezze e all’instabilità della vita quotidiana, a cui si uniscono molto spesso relazioni alienanti sia sul lavoro che in famiglia che tra gli affetti. A quanto pare tutti siamo destinati ad incontrare queste persone tossiche e nocive, che entrano nella nostra vita per rubare linfa ed energia vitale, per prosciugare tutte le forze che albergano dentro di noi: da ciò che ho appreso, alcune non sono neanche consapevoli di quanta negatività portano nella vita degli altri, semplicemente perché quel fare pessimistico e distruttivo è l’unico che conoscono. Altri invece sembrano vivere assolutamente per quello, per minacciare la salute e il benessere degli altri.

Ecco le principali caratteristiche del vittimismo patologico:

  • Ha una sola visione delle cose e sempre negativa.
  • Si lamenta continuamente delegando all’esterno responsabilità e risoluzioni.
  • Ha la profonda convinzione che sia sempre colpa degli altri o del destino, questo lo rende incapace di mettersi in discussione e di avere un atteggiamento critico verso se stesso.
  • Tende ad avere sentimenti di invidia e astio verso le fortune e i successi degli altri.
  • In genere, ha un atteggiamento passivo aggressivo, dietro le sue lamentele e sconforto traspare una fortissima rabbia sempre, però, celata dietro l’autocommiserazione.
  • È sempre alla ricerca di attenzione, può essere asfissiante nelle sue richieste e sentirsi facilmente tradito e abbandonato se l’altro non gli corrisponde per come vuole.
  • Se gli viene fatto notare il suo comportamento negativo, si chiude ancora di più nel suo mondo di sconforto in cui non si sente capito da nessuno.
  • È bravissimo nel manipolare emotivamente l’altro sfruttando l’empatia di chi gli sta vicino può provare.

A me piace guardare un fenomeno sotto tutti i punti di vista, mi piace indagare a 360° … Motivo per cui spesso mi chiedo: ma se la persona negativa sia proprio io? Cioè, guardando l’altra faccia della medaglia, cosa farebbe una persona se io mi comportassi da “lamentoso cronico”? Mi allontanerebbe? In tal caso io come potrei sentirmi interiormente? Ragioniamo: lamentele costanti, pessimismo, critiche, vittimismo…sono tutti campanelli d’allarme della “tossicità” dei comportamenti umani, e su questo non ci piove. Detto questo, se tutti questi sintomi riguardano qualcun altro, sappiamo che la soluzione è allontanarci, però, se riguarda noi stessi, la soluzione può essere più difficile credo! Mi sbaglio o forse, causa stress della vita quotidiana, ritmi forsennati e chissà quale altra causa ci stanno facendo allontanare dalla società e dalla comunicazione/ aiuto verso il prossimo? Non siamo in grado di ascoltare gli altri perché pensiamo che i nostri problemi siano più importanti, reagiamo a tutto in maniera altamente difensiva o aggressiva. Ma perchè siamo arrivati a questo? E veniamo alla parte finale ma molto importante della nostra indagine: allontanare le persone negative, alla luce di ciò che ci siamo detti, è puro egoismo o amore per se stessi? La soluzione più logica è allontanarsi da loro ma è più difficile di quel che sembra; se si tratta di individui che incontriamo casualmente, possiamo semplicemente mantenere le distanze, ma se sono invece familiari e/o amici? Magari potremmo comprendere le motivazioni della loro negatività, che nasce semplicemente da una da 3 paure profonde: non essere rispettati, non essere amati e la sensazione che qualcosa di brutto stia per accadere: guardando da questa prospettiva, la loro negatività è solo una richiesta di aiuto mascherata! Spesso è dura ammettere di avere a che fare con dei vampiri energetici, soprattutto quando siamo legati a loro in maniera affettiva. Però, per essere davvero felici nella vita, dobbiamo saper tagliare i rami secchi e circondarci solo di persone positive e vitali in grado di alimentare l’energia che abbiamo, e non di consumarla. Di sicuro è un bene aiutare il prossimo, ma chi cerca veramente una mano caritatevole, un salvagente che lo tragga in salvo!