Uomo e Galantuomo, un successo annunciato

L’uomo che ebbe direttamente da Eduardo la possibilità di mettere in scena dopo la sua dipartita le sue Farse e le sue commedie fa centro ancora una volta, e lo fa in uno dei teatri più accorsati di Napoli, l’Augusteo di piazzetta Duca D’Aosta con un coraggio leonino. Geppy Gleijeses l’allievo prediletto dunque alla settima interpretazione delle opere del Maestro. L’ultima, quella di Domenico Soriano in Filumena Marturano, con la regia di Liliana Cavani, lo ha visto insignito di innumerevoli premi tra cui quello di Miglior Attore Europeo, dall’Accademia Europea Medicea nel 2018.

Coraggio leonino dicevamo, quello di recitare in un teatro di 1500 posti senza audio, senza archetti, senza amplificatori, nonostante l’acustica del teatro per la prosa soffra nelle ultime file della platea, offre al numeroso pubblico presente altissima qualità recitativa e grande padronanza della scena in tutti i suoi componenti compreso il figliolo Lorenzo Gleijeses, premio Ubu 2006 come Nuovo Attore, allievo prediletto di Eugenio Barba: ha già interpretato con grande successo Luigi Strada in Ditegli sempre di sì, con la regia del padre.

Ma tutta la compagnia è stata all’altezza della prima andata in scena venerdì 10 (e vi resterà fino al 19) ancora Ernesto Mahieux: David di Donatello per L’imbalsamatore di Matteo Garrone. Al loro fianco altri otto valentissimi attori”.Gennaro De Sia, attore (Geppy Gleijeses), Alberto De Stefano, giovane benestante (Lorenzo Gleijeses); Vincenzo Schiattarelli, attore, e Salvatore De Mattia, fratello di Viola (Gregorio Maria De Paola); Attilio, attore (Gino Curcione); Viola, attrice (Irene Grasso); Florence, attrice, e Matilde Bozzi, madre di Bice (Patrizia Spinosi); Ninetta, cameriera, e Assunta, serva (Demi Licata); Conte Carlo Tolentano (Ernesto Mahieux); Bice, sua moglie (Roberta Lucca); Cavaliere Lampetti, delegato di polizia (Ciro Capano); Di Gennaro, agente di polizia (Salvatore Felaco).

La regia è di Armando Pugliese, tra i più grandi registi italiani, che ha diretto molte opere di Eduardo, soprattutto i successi che hanno visto protagonista Luca De Filippo: “Uomo e galantuomo “è il primo testo in 3 atti scritto da Eduardo per il fratellastro. La storia arcinota narra di una compagnia di Guitti che si esibisce in prove improbabili in uno stabilimento balneare e si dipana tra fraintesi, intrecci amorosi e finte pazzie per sfuggire all’arresto o a un duello.

La produzione è di Gitiesse Artisti Riuniti e Teatro Nazionale della Toscana.

Scene di Andrea Taddei; costumi Silvia Polidori; musiche Paolo Coletta; luci Umile Vainieri; aiuto regia Norma Martelli. Finale tutto da ridere con pubblico veramente soddisfatto della rappresentazione con chiosa finale.A luci accese in sala Geppy punta il dito contro chi non preserva la memoria storica di certi capolavori (es. la RAI)dimenticando le nuove generazioni. Un lungo applauso di chiusura per una battaglia contro i mulini a vento delle tv nostrane che al momento non sembrano preferire la qualità alla quantità.