Umanità e nuove tecnologie nel numero di novembre di ReWriters

Una riflessione provocatoria, irriverente, audace, ma anche laica e rigorosa alla bioetica

Quali sono gli scenari possibili del futuro rapporto fra umanità e nuove tecnologie? Se lo chiede ReWriters nel suo MagBook di novembre che porta la co-curatela di Emanuele Cerroni, digital manager, e di Meltea Keller, blogger: una riflessione provocatoria, irriverente, audace, ma anche laica e rigorosa, in ottica bioetica, su un tema che attraversa e divide la contemporaneità. L’avveniristica copertina – opera d’arte del muralista ivan, nome d’arte di Ivan Tresoldi – prelude al suggestivo concept grafico, debutto della nuova Art Director di ReWriters, Laura Marinelli. Un volume per viaggiare nel futuro, un volo d’aquila vertiginoso sugli scenari possibili, in parte già inesorabilmente avviati: dal tema della manipolazione dei dati personali, al complesso rapporto tra giustizia e media; da cyberbullismo, sexting, stalking, hating e altri reati digitali, ai fenomeni psico-sociali dell’Hikikomori, del Socialholic, delle Online Suicide Challenges; dall’intelligenza artificiale, alle macchine che apprendono; dalla realtà aumentata, alle sue incredibili applicazioni; dall’ingegneria dell’adattamento al rapporto tra tecnologie e lavoro, tecnologie ed emozioni, tecnologia e arte, tecnologia e informazione. Accademici, filosofi, giornalisti, scienziati, ingegneri informatici, esperti di digital transformation, cybersecurity e diritti digitali offrono il loro punto di vista a partire da una comune consapevolezza: siamo nel cuore di una vera e propria rivoluzione culturale in cui stanno cambiando i paradigmi di interpretazione della realtà.  

In questo numero, articoli a firma di: Emanuele Cerroni, digital manager, curatore, e Meltea Keller, blogger, co-curatrice; Alberto del bimbo, professore ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni all’Università di Firenze, già direttore del Centro di Eccellenza MICC (Media Integration and Communication); Tiziana Catarci, direttrice del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale dell’università La Sapienza; Riccardo Acciai, direttore del Dipartimento libertà di manifestazione del pensiero e cyberbullismo e del Dipartimento reti telematiche e marketing del Garante per la protezione dei dati personali; Davide Bennato, professore all’Università di Catania in Sociologia digitale, co-founder di STS-Italia Società Italiana di Studi su Scienza e Tecnologia; Marco Scialdone, PhD, docente Università Europea, esperto di diritto dell’informatica e fellow IAIC (Accademia Italiana del Codice Internet); Federico Badaloni, giornalista, architetto dell’informazione, responsabile Area progettazione della divisione digitale di Gedi; Alessio Jacona, curatore dell’Osservatorio Intelligenza Artificiale ANSA; Cristiano Boscato, direttore didattico alla Bologna Business School di AI per il business e founder di Injenia, top leader italiana in machine learning e intelligenza artificiale; Giovanni Prattichizzo, Social Media Manager ISTAT; Davide Mula, funzionario AGCOM, prof. di Diritto e gestione dei dati personali all’Università Europea; Marco Pratellesi, docente di Tecniche del linguaggio multimediale a IULM di Milano, direttore agenzia stampa AGI; Paolo Mazzanti, ricercatore del MICC; Luca Tomassini, founder di Vetrya, Cavaliere della Repubblica per aver contribuito all’economia ed alle industrie tecnologiche per l’Italia; Arturo Di Corinto, professore di Identità digitale, privacy e cybersecurity presso la Sapienza di Roma, associato senior presso il Center for Cybersecurity and International Relations Studies dell’Università di Firenze; Maria Chiara Parmiggiani, penalista, esperta in cyberbullismi; Marcello di Paola, filosofo ambientale all’Università di Palermo, già docente alla Loyola University of Chicago JFRC.

Ricordiamo che ReWriters è un Movimento Culturale fondato da una donna molto particolare, Eugenia Romanelli, scrittrice e giornalista ma anche attivista, che ha la missione di riscrivere l’immaginario della contemporan eità per costruire nuovi simboli e nuovi parametri di senso che possano orientare le nuove generazioni a sviluppare nuove pratiche. “La nostra – dice Romanelli – è una rivoluzione valoriale mossa da un attivismo vocazionale laico basata sulla giustizia intergenerazionale”. Progressisti e innovatori, i rewriters si definiscono, come da Manifesto, progressisti, innovatori, paladini di sostenibilità, inclusività, pluralismo, diritti. Sull’omonima testata, si parla di tutto: performing art, on screen, musica, sessualità, letteratura, moda, comics&games, food&wine, clubbing, disabilità, tecnologia e web, cultura queer, post feminism, travel, diritti, cooperazione, solidarietà, integrazione, identità europea, salute, astrologia, bambini e infanzia, animali, ambiente, sostenibilità, satira, sport.