Tutti a lezione di cucina anti-spreco da Trippicella

“Trippicella&Friends” è la tre giorni che si è tenuta durante la rassegna “Gustus” a Napoli, con lezioni di cucina anti-spreco. Con i tempi che corrono il sogno di ogni massaia è una cucina anti-spreco: non si butta via niente, la spesa è sostenibile e soprattutto il gusto è strabiliante. Ci ha pensato il macellaio più Social di sempre, Antonio Di Sieno alias Trippicella. La sfida è stata subito raccolta da grandi chef durante la tre giorni di “Gustus” alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

«Il mio obiettivo – spiega Trippicella – è ottenere la piena valorizzazione degli scarti. In tavola abbiamo messo: midollo, muscoli, frattaglie, riutilizzando anche materie prime già trasformate per alcune preparazioni, allo scopo di non sprecarle e sfruttarle al massimo».

Ai fornelli: Gianluca D’Agostino, la brigata della stella Michelin Sakai Fumiko, Angelina Ceriello cuoca e custode del centenario ristorante ‘E Curti di Sant’Anastasia, che ha preparato un piatto antico lo “stenteniello d’agnello”, e tanti ristoratori ed esperti del settore. A salutare il progetto anti-spreco: Peppe Guida, Eduardo Estatico, Luigi Salomone, Ciro Salvo, Gino Sorbillo, l’Assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo, che hanno assaggiato i piatti preparati con i cosiddetti tagli poveri.

Hanno partecipato agli show cooking condotti da Valeria Viscione, preparando piatti secondo i principi della spesa consapevole e della carne sostenibile: Bocconi con il bun con polpetta al sugo e provola, 50 panino Chef Roberto Talotti con il panino tartare di fassona piemontese stracciata bufala, pesto, misticacanza, pomodori confit; bun con brasato di maiale pull pork Much more pub; la Masardona con la “pizzella” con soffritto, Vittoria Different con il raviolo ripieno di genovese, su guancia di manzo, infine cipolla e fonduta di provolone del Monaco; American pub Verdenova bun con hamburger di maialino nero casertano, crema di friarielli, spolverata di taralli sbriciolati.