A cura di Carlo Ferrajuolo
Foto archivio Tullio De Piscopo
Foto e video di Rino D’Antonio
Ringrazio Susy Malafronte per la collaborazione
Tullio De Piscopo è stato premiato con il Leone d’Oro alla carriera: una vita artistica iniziata a Napoli. Nato a Porta Capuana da una faniglia di musicisti. Il padre Giuseppe, era a sua volta un batterista e percussionista che suonava nell’orchestra del Regio Teatro San Carlo di Napoli e nell’orchestra del Maestro Giuseppe Anepeta, uno dei più famosi arrangiatori e direttori d’orchestra della canzone napoletana, mentre il fratello maggiore Romeo faceva parte di complessi che suonavano nella zona di Bagnoli, gravitando attorno alla base NATO. All’età di tredici anni De Piscopo lavorava in night-club della medesima zona, molto frequentati dai soldati americani, mentre in seguito entrò a far parte di gruppi jazz cittadini.
Sin dai suoi esordi, avvenuti all’insegna di una ventata innovatrice e irrispettosa di regole e tradizioni musicali, Tullio De Piscopo (Mr Stick soprannominato da Max Roach) si è imposto nel panorama della musica mondiale come una figura di riferimento, senza precedenti e senza eguali. Alternando le sue apparizioni su palcoscenici teatrali, concerti live importanti, con risultati di volta in volta sorprendenti. Tullio si è imposto su tutti in virtù della sua esuberanza e irruenza, della generosità con cui si concede al pubblico e della gioiosità appassionata che costituisce la cifra forse più originale delle sue creazioni. Con ammirevole eclettismo, senza mai rinunciare a essere se stesso, è passato dal vestire i panni del semplice batterista session-man, tra i più straordinari della pur ricca galleria di interpreti italiani, a quelli di grande artista memorabile in grado di realizzare dischi, concerti, libri didattici di enorme impatto popolare, per trasformarsi da ultimo nel più apprezzato interprete a divulgatore di un sound unico. Pochi artisti hanno saputo come lui fondere il talento esplosivo, spesso accompagnato da una tecnica sopraffina, – al servizio di grandi musicisti e artisti come Astor Piazzolla, Gerry Mulligan, Quincy Jones, Pino Daniele, Mina, De André, Kai Winding, Chet Baker solo per citarne alcuni. Musicista di calibro e jazzista d’eccezione, vanta prestigiose colaborazioni, grandi successi come cantante ed autore, infinite partecipazioni televisive. La capacità di empatia con il pubblico, l’approccio caldo con lo strumento e la sua generosità sul palco rendono Tullio De Piscopo molto amato dal pubblico che lo segue nelle sue coinvolgenti performance. Non basterebbe una nutrita monografia per raccontare, scrivere e descrivere tutto il lavoro svolto fino ad oggi. Tullio è una di quelle personalità capaci di veicolare l’energia, cambiare il magnetismo nell’aria già solo grazie al suo impareggiabile carisma. Tullio è arte, musica e anima in ogni battito. Tullio è la storia che cammina.
<<Voglio dedicare questo premio a due grandi artisti: Astor Piazzolla e Pino Daniele – dice Tullio De Piscopo – . Astor ha raporesentato per me tantissimo, Pino è stato un fratello per me. Mi ha donato tutto, la poesia, la musica, Napoli. L’odio e l’amore che hanno certe persone per questa città… Noi volevamo che si parlasse di Napoli soltanto in maniera positiva, della città più musicale del mondo, con la sua scala melodica. Abbiamo regalato un sorriso e amore alla gente che veniva ai nostri conceerti>>.
Partito da Napoli ha saputo conquistare il mondo con un giradischi, i 33 giri di Max Roach, Miles Davis, Dizzy Gillespie ed Elvin Jones, una valigia e una batteria: “Che questo riconoscimento sia fonte d’ispirazione per i giovani”. ha aggiunto il maestrone subito dopo aver ritirato questo importante riconoscimento.
Tullio De Piscopo ha ritirato la prestigiosa onorificenza, riconosciuta a livello mondiale, a Venezia presso il Palazzo della Regione Veneto venerdì 24 giugno. Il comitato dell’Ordine del Leone d’oro di Venezia infatti ha deciso di assegnare il riconoscimento alla carriera al grande batterista, un riconoscimento che segna senza alcun dubbio una tappa importante nella carriera dell’artista.
IL LEONE D’ORO RUGGISCE A POMPEI SABATO 16 LUGLIO
Il leone d’oro ruggisce a Pompei. L’eterno scugnizzo di Porta Capuana ha ricevuto il leone d’oro alla carriera qualche giorno fa a Venezia. A salire, per primi sul palco, una splendida Valeria Saggese ed il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, emozionato che ha fatto gli onori di casa.
Tullio De Piscopo ha un’energia incredibile e trascinante, che ha infiammato e travolto il pubblico presente. Ha diretto tutti quanti, la sua splendida band ed il pubblico che ha fatto cantare, gridare, ballare, battere le mani per tenere il ritmo e applaudire entusiasti, a scena aperta e fra diverse standing ovation! È stata una serata musicalmente fantastica ed indimenticabile.
Un live unico nel suo genere, dove a fare da protagonista è la sua batteria, che brano dopo brano, accompagna e coinvolge il pubblico in piazza Schettini in uno spettacolo musicale dalla durata di oltre due ore. Il concerto è un susseguirsi di emozioni. Un viaggio emozionale partendo in silenzio, attraverso Pinotto, le strade di Napoli e i suoi successi. Il concerto si apre sulle note di “Quando” e “Toledo”. due brani di Pino Daniele, suo fraterno amico, mai dimenticato. Si prosegue con “Antycalipso”, “Na.Mi.Na” e brani come “E allora e allora”, “Stop Bajon” (scritta insieme al suo amico in blues Pino Daniele al quale dedica l’intero concerto), “Qui gatta ci cova”, “Pummarola blues” – con altri semplicemente strumentali – compongono una scaletta dominata da un sound inconfondibile, una contaminazione tra il jazz, il soul, il funky, la musica mediterranea, la world music e da una grinta, la stessa che ha accompagnato l’artista nei lunghi anni della sua carriera. Arriva il suo cavallo di battaglia “Andamento Lento” – che presenta ironicamente come un pezzo inedito – una canzone che lui stesso ha rinominato “Santo Andamento lento” <<poiché è stato il brano che mi ha cambiato la vita. Mi ha dato l’opportunità di comprare una casa alla mia famiglia, tutto ciò che si meritavano per essere stati sempre al mio fianco in questa avventura incredibile>>.In scaletta anche “Canto d’oriente”, “Conga Milonga”, “Funky Virus” e “Destino e speranza”. Ad accompagnare De Piscopo in questo tour troviano Bruno Manente tastiere, Paolo Pelella basso elettrico, Domenico Basile Chitarre, Paolo Scairato batteria e Stefano Gaion fiati. Si è uniito al basso, con Tullio e con la band, nel finale, Gianpiero De Honestis, direttore artistico della rassegna “Pompei Inn Jazz”. In prima fila c’era anche la grande attrice partenopea Lucia Cassini, amica di De Piscopo da tantissimi anni.
Carlo Ferrajuolo