“Pain au chocolat” è un pezzo estremamente umano. Un’infinità di immagini più o meno complesse si susseguono fino al ritornello che celebra i gesti semplici.
Iniziamo conoscendoti meglio, come e quando è iniziata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica è cominciata all’eta di 10 anni con lo studio del sassofono, strumento per cui a detta del mio insegnante ero particolarmente portato. Alle scuole medie ho scoperto il rap e mi sono allontanato dallo strumento, il mio interesse verso la cultura hip hop è stata totalizzante, ampliandomi poi nella crescita alla musica black in generale. Per quanto riguarda i testi invece la mia passione e la mia urgenza espressiva mi ha sempre portato ad avere una perticare attenzione sui testi, prima partendo dal rap e poi comprendendo il potere della sintesi nel cantautorato italiano.
Parlaci del tuo nuovo singolo. Com’è nato il testo? Qual è la sua storia?
Pain au Chocolat nasce da un mio bisogno di sintetizzare alcune consapevolezze fondamentali del mio percorso. Ovvero ricercare la bellezza nelle cose semplici della vita che spesso non notiamo ,annebbiati da ambizioni e desideri non tangibili. In parole povere il testo parla della reazione all’insoddisfazione in un momento della mia vita in cui ho cercato stimolo e positività in ciò che ho e non in ciò che vorrei.
Quali emozioni provi quando canti?
Libertà, Soddisfazione e pace interiore.
I tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione?
Un disco in uscita nell’autunno 2023 e qualche progetto da produttore nei dischi di altri artisti