Teatro: cultura e magia a servizio del nostro benessere

Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso “ sosteneva il grande Gigi Proietti …

Ieri sera, ad Imagine – Il Mondo Che Vorrei, abbiamo parlato di un argomento confesso da me molto amato, il teatro, la sua magia e la sua importanza sociale, ma non solo: vorrei arricchire questa tematica con quella del cinema e della scrittura, insomma un’analisi a tutto tondo!

Parlare di teatro significa parlare di Arte a 360°. Dall’antica Grecia al giorno d’oggi ha dato sempre un suo valido supporto per accrescere la cultura delle varie società che si sono succedute. 

Ci si può chiedere… sì, ma quando nasce il teatro e perché? Beh, di sicuro il teatro occidentale nasce proprio nell’antica Grecia ( presumibilmente intorno alla metà del VI secolo a.C.) grazie al poeta Tespi, che, per organizzare le feste dedicate al Dio Dioniso organizza un dramma teatrale per intrattenere un vero pubblico di spettatori nella polis. Si diffonde poi attraverso l’Impero Romano un po’ in tutto il mondo e viaggia poi nelle tradizioni culturali delle varie società nel tempo fino ad arrivare ai tempi moderni. Ma torniamo con la nostra macchina del tempo al giorno d’oggi, e al contributo che il teatro ha dato e dà ancora al diffondersi del sapere. In un mondo ormai digitalizzato, dove tutto è a portata di smartphone o dove ogni verità o fonte di saggezza deriva dai social o, peggio ancora, da pseudo modelli di influencer, il teatro ha uno scopo educativo vero e proprio: allena gli individui ad affrontare con maggior sicurezza il reale, li aiuta a comprendere la difficile realtà sociale in cui vivono e li sostiene nel loro lavoro di crescita.

Apro una parentesi: ahimè molti pensano che il teatro sia qualcosa di noioso, di vecchio e a volte troppo difficile da capire, ma mi tocca smentire queste opinioni, anche perchè il teatro, parlo non solo per opinione personale, è qualcosa di estremamente magico! E’ proprio qui che la fantasia, l’immaginazione dello spettatore compiono un vero miracolo! Un esempio? Quando si assiste ad un’opera teatrale in costume, per quanto sia ricostruita bene la scenografia, sai benissimo di essere nel presente e che anche gli attori lo sono, ma non è un problema per te immaginare di essere nel passato. La magia del teatro consiste proprio in questo, nella suggestione, nella stimolazione della fantasia. Dopo aver assistito a un bello spettacolo teatrale resta dentro un’emozione indescrivibile!

Affrontando il tema del teatro, mi va di poter parlare di un settore teatrale molto importante, il teatro amatoriale. Ecco, forse un aggettivo che non dà il giusto merito ad un settore nato dalla forte passione e impegno di chi lo fa. E’ un Teatro fatto da persone che portano avanti oltre il lavoro e gli impegni familiari, in maniera spesso assolutamente gratuita, proprio per il forte amore che nutrono per il Teatro, contribuendo alla crescita culturale e sociale della comunità in cui vivono. Un Teatro che spesso non fa notizia ma capace di riportare chi lo fa alle radici stesse del far Teatro: l’incontro con l’Altro. Un settore nato più o meno verso la fine dell’800 con nette similitudini con il teatro professionistico ma che strutturalmente ha delle differenze: innanzitutto, come dicevo poco fa, il teatro amatoriale non è la fonte si sostentamento di coloro che lo praticano e per questo ha a disposizione meno fondi e una visibilità nettamente inferiore rispetto al teatro professionistico. Fatto sta che spesso e volentieri, pur non avendo gli stessi budget, il teatro amatoriale è spesso di una qualità superiore rispetto a quello professionistico. Personalmente credo che un punto forte del teatro amatoriale è quello che fa unire i bravi con i meno bravi, senza alcuna presunzione e/o bocciatura, quindi uno dei problemi gravissimi che ha portato alla crisi del mondo dello spettacolo in generale, è proprio la mancanza di Compagnie Amatoriali vecchio stampo, ovvero di quelle che, senza presunzione di professionismo, con passione e dedizione realizzavano si spettacoli ma coltivavano anche nuove leve.

In conclusione dico: diffondendo la bellezza, l’arte e la cultura, il teatro è un veicolo sociale potentissimo, portatore di messaggi positivi.