Stella Brignola artista poliedrica puteolana e il suo progetto culturale/musicale applaudito in Brasile “‘NA bossa napolitana ~ viaggio sulle orme di Teresa Cristina di Borbone DueSicilie”
Domani è una ricorrenza speciale 14 marzo 1822…
<<Nasceva la principessa napoletana Teresa Cristina di Borbone DueSicilie (dinastia di valori e primati, che segna l’identità meridionale, distorta e messa poi al bando), la donna che ha ispirato il mio progetto>>. Dichiara Stella Brignola.
Questo è un progetto culturale e musicale che lei ha avviato da tempo?
<<Si, da tempi non sospetti, e per celebrare questo bicentenario avevo piani che le vicende dal 2020 ad oggi hanno impedito di gestire come previsto. ‘Sospesi’ e solo rimandati insieme a un libro che uscirà a suo tempo. Ci lavoro da anni. Studio, ricerco. Rifletto. Un viaggio interiore, culturale, geografico ispirata da un passato, neanche così lontano, che ingloba altri viaggi/storie. Narro incontri, progresso, musica, donne lasciate nell’ombra. Ma la storia È anche DONNA. Troppe invisibili. Chi ha costruito un bagaglio comune non si può occultare, merita d’essere ridonato alla comunità. Parto da lei. La sua umanità. L’amore per la musica, lo scambio d’arte Napoli~Rio. Icona di melting pot ha creato un innesto umano-artistico-economico-culturale trasformando il Brasile. Napoletana madre dei brasiliani! Teresa Cristina (taciuta) accennata marginalmente nella letteratura>>.
Che repertorio propone?
<<Il repertorio che ho scelto è pure un excursus spazio~tempo tra canzone classica partenopea, choro, modinha, inediti e bossanova con miei testi in napoletano a pregio del dialetto già elevato a lingua nazionale dopo l’italiano. Melodia~poesia senza età, da (troppo) tempo al vaglio dell’UNESCO come patrimonio dell’umanità, la canzone classica napoletana è l’unica forma dialettale che rappresenta l’Italia nel mondo. La interpreto a mio modo con il coinvolgimento che sprigiona da ciò che mi risuona e tocca nel cuore. Parallelamente a progetti d’altro stile, da anni il mio impegno umano/artistico a contributo dell’inestimabile patrimonio culturale meridionale>>.
È stato un onore per lei essere invitata in Brasile per eventi e concerti?
<<L’onore di essere invitata in Brasile sul palco di uno dei Teatri più prestigiosi che detiene il primato per l’acustica. Il 28 Luglio 2019 il mio concerto ha chiuso il festival Fiato al Brasile una settimana di eventi umani/artistici Promosso da Governo do Estado de São Paulo do Brasil, Secretaria de Cultura e Economia Criativa, Alma (Academia Livre de Música e Artes) FFCLRP (Faculdade de Filosofia, Ciências e Letras Ribeirão Preto) USP (Departamento de Música da Universidade de São Paulo) Scuola Giuseppe Sarti (Faenza) GasBrasiliano. Un’ora e mezza condivisa con nove attivissimi musicisti provenienti da diversi stati del Brasile.
Un mese prima l’avevo presentato in Puglia dove ho creato un quartetto di musiciste di varia origine e con due chitarristi campani, abbiamo aperto la rassegna “Da Napoli al mondo viaggi fuori e dentro l’uomo” inaugurando il calendario eventi dell’Estate 2019 a Giovinazzo (BA) con il patrocinio del Comune Assessorato CulturaTurismo. Prima ancora Trio Jazz, sestetti e varie formazioni>>.
Un successo all’estero e fuori dai confini regionali campani…
<<Non che qui non lo abbia proposto… Ma alla fine, sinceramente “nemo propheta in patria” è ancor più gratificante. Dall’altra parte dell’oceano non c’erano condizionamenti di sorta. Ero sconosciuta e basta. Grandi emozioni. Invitata a ritornare. Poi il covid. Ma Pozzuoli~Brasile prosegue oltre le difficoltà>>. <<È un progetto che vuol gettare un seme di PACE. Viaggi, accoglienza, scambio culturale rappresentano evoluzione, reciproco arricchimento, amore… uniche armi per me, auspicabili, perchè esplodono dall’incontro e non dallo scontro>>.
Carlo Ferrajuolo