Omofobia, termine che all’alba del 2020, nei tempi moderni, sembrava essere diventato in disuso grazie alla cultura e all’intelligenza umana.
Purtroppo non è così, tantissimi sono i casi di omofobia ancora esistenti e che fanno parlare di sé.
Proprio ieri nelle zone di Cagliari ne è accaduto uno: una coppia gay di Bolzano si bacia in spiaggia prima di tuffarsi in acqua, con la conclusione di essere stati aggrediti, minacciati e insultati da una famiglia. “Come vi permettete di fare queste cose davanti a un bambino? Ci vorrebbe Mussolini per farvi sparire“, si sono sentiti dire i due giovani. Alcuni bagnanti sono dovuti perfino intervenire in difesa dei due turisti, fino all’arrivo della polizia. “C’erano un uomo, una donna, un ragazzo e un bambino, credo che fossero una famiglia: il giovane mi ha detto frocio di m…, che c…. fai, c’è un bambino di cinque anni!”. “Ho baciato a stampo il mio compagno e l’ho portato in braccio in acqua, come fanno tutte le coppie, non c’è stato niente di ‘oltre’. Sono ancora molto scosso”, ha aggiunto uno dei due ragazzi vittime.
L’omofobia, ovvero la paura e l’avversione nei confronti dell’omosessualità, bisessualità o transessualità, il tutto basato sul pregiudizio, è da sempre un argomento scottante, vissuto con terrore ma combattuto fin dall’antichità. Purtroppo, anche oggi, in una società cosiddetta all’avanguardia si deve ancora trovare una via d’uscita per una pacifica convivenza tra tutti. Si resta basiti di fronte a simili spiacevoli episodi, è inconcepibile che non esiste ancora la libertà di poter vivere liberamente il proprio orientamento sessuale.
Ė di pochissimo tempo fa una notizia che sta facendo discutere un po’ in tanti nel mondo politico e non, ovvero l’approdo alla Camera di una proposta di legge del deputato Alessandro Zan, esponente della comunità LGBT, che introduce il reato di discriminazione verso gay e transessuali. Se il testo entrasse in vigore, verrebbero modificati gli articoli 604-bis bis e 604-ter del Codice penale sui reati di violenza e discriminazione, introducendo una specifica fattispecie per i comportamenti discriminatori motivati dall’orientamento sessuale. Una legge che ha lo scopo di “Contrastare i crimini d’odio”, come afferma il deputato Alessandro Zan, lui stesso vittima di minacce e insulti in ragione delle sue scelte sessuali. La legge è attualmente al vaglio dei deputati e – salvo deroghe e colpi di scena – dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’estate. Una proposta di legge che non solo tutela i diritti della comunità LGBT ma punisce anche il sessismo e la misoginia; difatti le donne sono i soggetti più colpiti da violenza, emarginazione e discriminazione sul lavoro.
Ora tralasciando eventuali diatribe politiche, credo sia giusto da parte di un governo poter affrontare il problema, non nasconderlo in eterno per timori o tabù, non si addicono ad una società moderna. La libertà di ogni singola persona deve essere sotto ogni profilo, compreso l’orientamento sessuale. La discriminazione è simbolo di ignoranza. Noi tutti, società della cultura, dobbiamo combattere proprio attraverso la cultura l’ignoranza, vivere la nostra vita nella pace e dobbiamo smettere di credere in certe false quanto stupide teorie ormai superate.