A cura di Rino D’Antonio
San Giorgio a Cremano. Lunedì 15 aprile ore 9.30. Posa della prima pietra per la costruzione della “Casa della Musica” nell’ex Terra Felix – bene acquisito al patrimoni dell’ente a causa di reiterati abusi e precedentemente appartenente al clan Cuccaro. Presenti all’inaugurazione del cantiere, il Sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, il Prefetto di Napoli Michele Di Bari, la Vicepresidente del Consiglio Regionale Loredana Raia, il Procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale, Mario Casillo, Forze dell’Ordine e amministratori locali. La costruzione della prima Casa della Musica del Vesuviano, è finanziata con 1 milione 870 mila euro provenienti da fondi PNRR e si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione dell’area.
Un’area di circa 55mila metri quadri, al confine con la zona orientale di Napoli, soggetta ad un ampio progetto di riqualificazione che prevede anche la nascita di orti sociali, un’azienda agricola con prodotti locali e spazi aperti alla collettività.
Il Sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno – uno spazio di legalità ma anche di bellezza al centro della nostra città: il nostro augurio è di vederla attiva già per la primavera del 2025».
«È una bella risposta al malaffare che qui, in questi territori, purtroppo c’è» ha commentato il Prefetto di Napoli, Michele di Bari: «Una risposta capace di infondere ulteriore fiducia alla cittadinanza ed è anche un modo per affrontare le tante situazioni ancora pendenti e precarie.E allora, il bene che oggi viene restituito alla collettività è la migliore risposta a tutto ciò che accade in questi territori. Mi auguro che ci siano sempre più risposte di questo tipo».
«Oggi da San Giorgio a Cremano passa un messaggio fondamentale – osserva il Sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante – lì dove c’era violazione delle regole, si pone la prima pietra per creare le condizioni in cui vadano a prevalere la cultura, l’arte e la musica. Si investe nella formazione e nel dare gli strumenti ai nostri giovani perché possano crescere e formarsi in un ambiente sano. Le istituzioni oggi sono unite per far prevalere i principi di legalità rispetto all’ignoranza e alla violenza».