Altro Giro! Altra corsa! È una sorta di mantra che ognuno di noi ha recitato in questi ultimi tumultuosi anni. Ed è il titolo dello spettacolo di Eduardo Tartaglia, che vede in scena, tra gli altri, Salvatore D’Onofrio nei panni di Segundo. Lo spettacolo debutterà il 27 e 28 giugno, ore 21, nel Giardino paesaggistico di Porta Miano – a Capodimonte – nell’ambito del Campania Teatro Festival.
È il febbraio del 2020 quando il procuratore di calciatori Isidoro Di Tacco si reca nelle remotissime Isole Fluttuanti del lago Titicaca per assicurarsi lo straordinario talento del poco più che quindicenne Gerardo Pedro, appartenente alla fiera Tribù degli Uros, discendenti dalla nobilissima stirpe degli antichi Inca, già valutato 40 milioni di euro!
Salvatore D’Onofrio interpreta il ruolo di un indigeno del posto, Segundo, sindaco del microscopico villaggio dove lui stesso traghetta Isidoro a bordo di una tipica canoa del posto. Isidoro fa appena in tempo ad approdare sulla più sperduta delle isolette dell’arcipelago e a conoscere Fiorella Cuttone, imprenditrice del settore tessile e manifatturiero di San Giuseppe Vesuviano, quand’ecco irrompere improvvisa e violenta la realtà del Covid 19! E di Isidoro Di Tacco, in Italia, si perde ogni traccia.
Nella commedia di Eduardo Tartaglia, a Segundo è affidato il compito spirituale di destare gli animi di questi due italiani che si ritrovano bloccati dal covid in un luogo fuori dal mondo. Segundo (Salvatore D’Onofrio) smuove in loro delle riflessioni importanti su ciò che è stato e ciò che sarà. La sua è un’anima pura e meditativa che porta avanti il punto di vista di una società al di fuori degli schemi di cui si nutre la vita degli occidentali. Ma lo spettacolo è affrontato con il piglio della leggerezza. Lo stesso Segundo è un peruviano sui generis, anche nel suo accento spagnolo “atipico”.
<<il mio personaggio è un deus ex machina – spiega Salvatore D’Onofrio – capace di stravolgere il punto di vista, la visione d’assieme di chi è partito per tornare ma poi è rimasto per necessità>>.
Salvatore d’Onofrio passa con grande fluidità dal teatro al cinema, al piccolo schermo e viceversa, interpretando ruoli molto distanti tra loro. Si pensi allo spirituale Segundo confrontato al rude e spietato Caputo, guardia carceraria del San Michele, nella serie TV Il Re, andata quest’anno in onda su SKY e nominata ai Nastri D’Argento, o ancora al suo ruolo nell’Immortale di Marco D’amore e ancora la sua lettura del teatro più impegnato di Emma Dante.
<<La recitazione può avere più forme ma in fin dei conti ha una sola matrice. Chi fa questo mestiere come me lo sceglie perché ne ha esigenza, perché non potrebbe farne a meno e si alimenta delle emozioni e vibrazioni che da esso riceve. Nel corso della mia carriera ho avuto modo di sperimentare le varie tecniche di recitazione e devo dire che non vorrei mai essere associato a un solo ambito o tipologia di ruolo. Alle etichette preferisco il salto nel buio, la sperimentazione continua; solo quella è in grado di regalarmi ogni volta qualcosa di nuovo>>.
ALTRO GIRO! ALTRA CORSA!
27-28 giugno, ore 21, 00
Capodimonte – Giardino paesaggistico di Porta Miano
Regia di Eduardo Tartaglia
Scene di Luigi Ferrigno
Produzione Ass. Commedia Futura, in coproduzione con gestione Attività teatrali srl