Sala Molière Napoli – Grande successo del Maresa Galli Quartet

GRANDE SUCCESSO DEL MARESA GALLI QUARTET ALLA SALA MOLIERE

A cura di Anna Russo

Foto di Andrea Carlino e Pietro Previti

Alla Sala Molière di Pozzuoli è andato in scena “Sketches of Swing”, il concerto del Maresa Galli Quartet. Il teatro è diretto con passione da Nando Paone, intenditore di jazz che ha presentato l’evento fuori abbonamento. Maresa Galli, vocalist, Enzo Amazio alle chitarre, Massimo Mercogliano al contrabbasso e Ciro Troise hanno interpretato celebri standard jazz, intercalati da letture di versi delle “songs”, piccoli racconti di storie sui compositori e la loro musica.

L’affiatato quartetto, in una sala affollatissima, ha riletto “Tenderly” (W.Gross/J.Lawrence), solo voce e chitarra; “All of Me” (G.Marks/S.Simons); “Don’t get around much anymore” (D.Ellington/B.Russell) e tanti altri brani swing per poi passare al latin jazz di samba e bossa nova targati Tom Jobim, Luiz Bonfà e Vinicius De Moraes, da “ How Insensitive” a “Wave” a “Black Orpheus”. Intenso il brano “ ‘Round Midnight” (T.Monk), poetico momento di voce e contrabbasso, così come il brano strumentale “All Blues” (M.Davis). Tanta improvvisazione per tutti gli artisti che hanno impreziosito con virtuosi assolo le immortali melodie dei maestri del jazz. Intensi vocalizzi della vocalist che passa con disinvoltura dai toni grevi agli acuti, dal volume ai pianissimo, recitando “The Man I Love” (Gershwin). Grande assolo di batteria su “A Night in Tunisia”, l’afro cuban jazz di Dizzy Gillespie e ritmo funky scatenato per una rilettura di “Summertime” (Gershwin), con incantevoli assolo di Amazio. Uno scatenato bis con “One Note Samba” (Jobim) ha salutato il caloroso pubblico. Se il jazz coniuga rigore e libertà, come dice Galli, il concerto ha dimostrato che il jazz è pura emozione. Virtuosi, musicisti di lungo corso, i jazzisti hanno conquistato il pubblico nel quale spiccavano esperti ed artisti. Ottimo il gioco di luci di Matteo Biccari e il lavoro dello staff della Sala Molière che si riconferma luogo di cultura e arte aperto al territorio.