Sal Da Vinci in scena a ferragosto per “Restate a Napoli” , in piazza del Plebiscito. Secondo appuntamento partenopeo il 18 settembre all’Arena Flegrea con Fatima Trotta per lo show “A due passi da te”. L’ artista napoletano,dopo il lockdown, è stato uno dei protagonisti di Made in Sud, la trasmissione televisiva di Raidue nella quale ha anche presentato in anteprima il nuovo brano “So Pazz’e Te” è un reggaeton-ballad che racconta un sentimento, una lettera d’amore in lingua napoletana. Singolo in cui non manca quel pizzico di contaminazione urban, grazie all’apporto di Vale Lambo. Gli altri singoli del 2020 sono “Viento” e “Luntan a me” (con Francesco Da Vinci).
Una carriera lunga 30 anni durante i quali non sono mancate collaborazioni importanti con nomi di spicco. Esempi sono i duetti con Ornella Vanoni, Renato Zero, Gaetano Curreri e Clementino, ma anche con autori del calibro di Guido Morra, Maurizio Fabrizio, Vincenzo Incenzo, Franco Del Prete e Pasquale Panella.
Per la rassegna “Restate a Napoli” il 15 agosto sarai di scena in Piazza del Plebiscito, cosa deve aspettarsi il pubblico presente?
Oltre ai tuoi nuovi singoli, proporrai anche i vecchi successi? <<Sì,sarò con la mia band, con il
mio staff di sempre e proporrò i
miei nuovi singoli usciti que-
st’anno, poi i grandi successi del-
la mia carriera. Non facevo un
concerto a ferragosto a Napoli
da circa vent’anni. Ricordo un
bellissimo live alla Rotonda
Diaz. In sedici ore si sono esau-
riti 1500 biglietti e questo mi
riempie il cuore di grande gio-
ia».
Il 18 settembre anche lo spet-
tacolo all’Arena Flegrea con
Fatima Trotta dal titolo “A due
passi da te”: ci puoi anticipare
qualcosa?
«Fare una festa ringraziando la
vita, le anime che mi seguono da
anni. È il nuovo nuovo musical,
scritto da me e Ciro Villano. Lo
spettacolo è una storia in cui fan-
tasia e realtà si fondono e si con-
fondono, un racconto che amal-
gama epica, arte e amore. Con
Fatima Trotta e Francesco Sal-
vi, metto in scena una storia che
affronta i temi universali del ma-
le e del bene, in maniera diver-
tente e leggera».
Dopo l’estate il nuovo album?
«Tra fine ottobre ed inizio no-
vembre uscirà il mio album di
inediti, a distanza di quattro an-
ni da “Non si fanno prigionieri”.
Darò più spazio alla lingua na-
poletana. Sarà un disco molto,
ma molto romantico, elegante e
non volgare, ma popolare… Pop-
rock contaminato con musica
leggera. Ho avuto il privilegio di
collaborare con l’Orchestra del
San Carlo di Napoli. Hanno col-
laborato tantissimi autori come
Vincenzo D’Agostino, Vincenzo
Incenzo, Luca Sala, Guido Mor-
ra, Maurizio Fabrizio. Arran-
giamenti del maestro Adriano
Pennino».
Carlo Ferrajuolo