Riceviamo e pubblichiamo
Mi chiamo Tony Aprile e sono un musicista, autore e compositore napoletano e vorrei portare alla Sua cortese attenzione una storia di Bullismo e stalking perpetrata ai danni di una famiglia al cui interno esiste una grave condizione di disabilità e insieme alla quale sto combattendo una battaglia a favore di tutte le famiglie che subiscono questi atti orribili, una battaglia dai risvolti sociali e giuridici.
Ecco in breve il racconto:
Barbara e Lucio sono la mamma e il papà di due meravigliose gemelle, Rosa e Maria, di 25 anni, affette da un grave deficit cognitivo e degenerativo a causa del quale , pur conservando le loro funzioni organiche e vitali, non sanno esprimersi o interagire con il mondo esterno. Barbara è la madre biologica di Rosa e Maria e di un altro figlio, Vincenzo, attualmente nelle forze dell’ordine, figli avuti da un precedente matrimonio. Lucio non è il padre biologico ma si prende cura e ama Rosa e Maria, come se lo fosse. ed ha un bellissimo rapporto anche con Vincenzo. Barbara, vedova, e Lucio divorziato si sposano circa un anno fa.
Una famiglia che abitava nella stessa palazzina lì prende di mira e li tormenta, li minaccia quotidianamente, bullizzando le figlie, offendendole in ogni modo, con parolacce irripetibili, ricorrendo a stalking, 24 ore su 24, nella speranza di farli andare via di casa, così come avevano fatto (con successo) con altre famiglie venute precedentemente ad abitare in quella casa, in accordo con un altra persona (una donna polacca abitante al piano terra, dedita ad attività poco pulite) evidentemente per liberare il campo e proseguire con la loro connivenza e complicità in questo giro torbido , davanti al quale anche i proprietari di Barbara e Lucio, per paura o per interesse, chiudono gli occhi e lasciano che questa cosa vada avanti senza intervenire per sanare la questione a favore di questa famiglia.
Gli offendenti addirittura, più di una volta si scagliano contro Rosa e Maria, e tentano di organizzare agguati e pestaggi contro barbara e contro il figlio Vincenzo, ricorrendo a loschi personaggi della malavita, il tutto comprovato da files audio registrati con il telefonino…files che io stesso ho sviluppato, estrapolando frasi ingiuriose, minacce di pestaggio, minacce di morte, calunnie ed ogni sorta di stalking , e consegnati nelle mani dell’ avvocato Francesco Puglisi e dei carabinieri. Gli offendenti, già recidivi, sia per vicende simili, come detto, nei confronti di altre famiglie che erano venute ad abitare in quella casa, sia per altri reati, sono stati ripetutamente denunciati e sottoposti al regime di codice rosso con relative diffide ad avvicinarsi a a continuare nella loro opera criminale.
Nonostante cio’ continuano a mettere in pratica minacce, stalking, offese di ogni genere, calunnie .
Da tutta questa situazione e dalla fraterna amicizia tra Barbara, Lucio e me, nasce l’iniziativa “Giu’ le mani dai bimbi speciali, dai ragazzi speciali, dai genitori speciali” , una campagna di sensibilizzazione e di denuncia a favore di quanti subiscono allo stesso modo. una nostra iniziativa privata sui social, attraverso la pubblicazione da parte nostra di video di denuncia contro ogni forma di bullismo e violenza verbale e fisica nei confronti della disabilità. A questa iniziativa, ben presto aderiscono tante persone e tante famiglie speciali che, incoraggiate dalla nostra iniziativa, si aggregano alla battaglia condividendo i nostri video e pubblicandone a loro volta. Nasce una petizione con raccolta firme “UNA FIRMA PER UNA VITA SPECIALE” con l’intento di presentare alle istituzioni e al governo proposte, disegni di leggi più restrittive e snelle, contro chi bullizza ed offende ed iniziative a favore della disabilità. Il mondo artistico, sollecitato da me, si attiva e si accosta a questa battaglia portando la testimonianza di tanti artisti attraverso video di denuncia e solidarietà, e questa prima parte dell’iniziativa sfocia nella prima grande manifestazione tenutasi al Wonder Park di Mugnano, organizzata interamente a spese di Barbara, dove gratuitamente ai bimbi speciali è stata offerta una meravigliosa giornata di giochi, sorprese, cibo, mentre noi adulti abbiamo sviscerato, incrociato e portato alla luce le storie di disagio di tante famiglie che combattono quotidianamente le problematiche legate alle disabilità e all’immobilismo dello stato e delle istituzioni. Alla manifestazione erano presenti tanti artisti , intervenuti per portare la loro testimonianza.
La lotta, dopo questo primo evento, continua, sia in ambito sociale, per continuare a diffondere il messaggio contro il bullismo e contro ogni forma di violenza contro le disabilità, sia in ambito legale, per allontanare da Barbara, Lucio, Rosa e Maria, questa famiglia criminale che, nel frattempo, venuta a conoscenza dell’iniziativa, si fa sempre più offensiva e minacciosa, coinvolgendo altre losche figure nel loro intento criminoso.
intanto nasce il progetto “LE ROSE E LE MARIE” un brano scritto ed arrangiato da me e interpretato da 16 bravissimj artisti della canzone partenopea e da me stesso, in una parte in inglese, perché il messaggio sia comprensibile anche all’estero, il cui testo è ispirato al mondo di queste due meravigliose creature e alla vicenda vissuta da questa famiglia, ma che trova riscontri nelle vicende analoghe di cui tante altre famiglie sono vittima..
Nel frattempo la giustizia fa il suo corso e finalmente, dopo una dura battaglia legale, dopo tante denunce, e grazie alla resilienza di Barbara, alla professionalità dell’ avvocato Puglisi, otteniamo il primo grande risultato: l’allontanamento degli offendenti dal vicinato, con conseguente liberazione dalla cattiveria di questa gente. Ma la lotta che portiamo avanti, contro il bullismo, contro la cattiveria, contro l’immobilismo dello stato, delle istituzioni, contro l’inadeguatezza delle leggi, non si ferma. continua più dura e più serrata di prima…il 7 dicembre, sempre al WONDER PARK di Mugnano, si terrà la seconda grande manifestazione nella quale il nostro grido sarà esteso non solo a favore delle disabilità, ma a favore di tutti coloro che subiscono cattiveria ed ingiustizia. il bullismo, la cattiveria, le offese, lo stalking, la violenza, colpiscono tutti in eguale misura. E questo è il senso della nostra lotta: dare coraggio a quanti quotidianamente subiscono questo abominio e indicare, attraverso questa vicenda, una strada di resilienza e il coraggio di denunciare e di non abbandonare la lotta per i propri diritti.