In vista dell’atteso concerto al Teatro Massimo di Palermo, Ruggiero Mascellino si appresta a deliziare il pubblico con un’interpretazione magistrale di “Cinematic Chanson”, un progetto audace diretto da Gaetano Randazzo. L’evento, previsto per il 20 luglio 2024 con due repliche nella prestigiosa Sala Grande, vedrà Mascellino esibirsi con la fisarmonica accompagnato dall’Orchestra del Teatro Massimo sotto la direzione di Keren Kagarlitsky.
“Cinematic Chanson” promette un viaggio emotivo attraverso la musica cinematografica che ha segnato le epoche, con un tributo speciale a Michel Legrand, iconico compositore francese le cui melodie continuano a risuonare nel cuore degli appassionati di musica e cinema. Il programma si arricchisce di classici della chanson francese e di tanghi immortali, creando un tessuto sonoro ricco e variegato dove la fisarmonica di Mascellino si distingue per virtuosismo e espressività.
Tra i pezzi in programma, spicca “Valse Sicilienne”, dedicata al compositore palermitano Gino Marinuzzi, che si affianca a composizioni di Nino Rota, Jozsef Kosma, Richard Galliano, Astor Piazzolla, e alle stesse creazioni originali di Ruggiero Mascellino e Gaetano Randazzo. Questo concerto non è solo un’occasione per ascoltare la musica, ma un’esperienza sensoriale completa che celebra la storia del cinema e l’arte della fisarmonica.
Per capire meglio il processo creativo dietro a “Cinematic Chanson” e scoprire le ispirazioni di Ruggiero Mascellino, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo.
Ciao Ruggiero, è un piacere averti qui con noi. Iniziamo parlando del tuo ultimo brano, “Valse Sicilienne”. Puoi raccontarci come è nato e cosa rappresenta per te?
Fortemente appassionato delle mie radici artistiche ed umane, mi incuriosisce molto guardare ciò che mi sta vicino prima di guardare altrove.
Palermo, la mia città ha una grande tradizione direttoriale e compositiva, basti pensare a personalità come Franco Ferrara, Gino Marizuzzi… C’è già un mondo e il resto è pieno di creatività e innovazione.
Gino Marinuzzi, grandissimo direttore d’orchestra e compositore, ha una creatività musicale i cui contenuti sono già cinematografici per combinazione di note, temi, armonie, climax e tanto altro. Muore nel ’45 e, anche se il cinema è una realtà già forte, la sua attività direttoriale e compositiva lo tiene molto impegnato; cosa diversa per il figlio Gino Marinuzzi jr., che per il cinema scrive tanto, e fonda pure un centro di musica elettronica assai importante. Gino Marinuzzi sr. ha una produzione straordinaria per orchestra e non nasconde la sua tradizione isolana elevando a livelli straordinari la semplicità di certi temi e odori della nostra terra comune. Il tema di Valse Sicilienne è tratto dalla sua produzione sinfonica.
Questo brano anticipa l’uscita del disco “Cinematic Chanson”, diretto da Gaetano Randazzo. Come descriveresti questo progetto?
Cinematic Chanson è un viaggio di fantasia, divertente, ricco di liricità, c’è musica popolare riletta in chiave colta, ed il tango; è come vedere un film senza schermo, con la sola forza delle combinazioni tematiche ed armoniche di otto brani cinematografici, che offrono esperienze sensoriali non visive, alternando musica originale e arrangiamenti unici. Da fruire dal vivo assolutamente.
Hai parlato di un forte lirismo e di un continuo scambio tra il solista e l’orchestra. Quanto è stato importante per te lavorare con Gaetano Randazzo in questo progetto?
Lo chiamo … il mio sarto giusto! È un creativo che lavora da sempre tra musica originale e arrangiamento, che esalta i pregi e converte difetti in particolari caratteristiche esecutivo-interpretative.
Abbiamo presi temi originali, in “consecutio” a temi tratti da tradizioni popolari, e, disegnando il percorso esecutivo per i concerti live e l’ascolto di un album, sembra che tutto il progetto regga su particolari suggestioni. Vediamo cosa ne penserà il pubblico. Da segnalare che la nascita dell’album avviene grazie a Dunja Zoric, una produttrice artistica indipendente.
Il 20 luglio 2024 presenterai “Cinematic Chanson” al Teatro Massimo di Palermo. Cosa possono aspettarsi gli spettatori da questo spettacolo?
Tutte quelle emozioni necessarie a catturare il pubblico talmente tanto da disconnetterlo dalla realtà circostante almeno per 60 minuti e immergersi in un mondo surreale.
Hai menzionato un omaggio a Michel Legrand. Quanto ha influenzato la tua musica e cosa significa per te rendergli omaggio?
Nel panorama del ‘900 Legrand ha dato un ruolo allo strumento caratterizzando un suono nuovo pieno di liricità, oggi estremamente cinematografico. Appena suoni poche note, già vedi immagini. Il resto è storia: quanto cinema e televisione sono stati battezzati da temi suonati dalla fisarmonica!
Grazie mille, Ruggiero, per aver condiviso con noi questi dettagli sul tuo nuovo progetto. Non vediamo l’ora di assistere al concerto e ascoltare la tua musica.
Vi aspetto numerosi giorno 20 luglio 2024, Teatro Massimo di Palermo, sala grande. Per l’occasione l’orchestra del Teatro sarà diretta da Keren Kagarlitsky.
Da segnalare che la nascita dell’album avviene grazie a Dunja Zoric, una produttrice artistica indipendente.