L’autore Alberto Pizzi ci trasporta in un viaggio avvincente attraverso i secoli con il suo nuovo romanzo, “Ritroverò Leonardo?”, pubblicato da Vallecchi Firenze. Quest’opera affascinante ci getta nel vortice di un intricato mistero dove storia, arte e destini intrecciati si fondono, riflettendo i contrasti dell’umana condizione.
Nella storia, il naufragio di quattro disegni preparatori del Cenacolo di Leonardo Da Vinci nel 1494 costituisce il punto di partenza di una trama avvincente che si dipana attraverso i secoli fino ai giorni nostri. Nel 2022, mentre un aereo parte da Londra con destinazione Mosca, due ex compagni di liceo si ritrovano dopo trent’anni su lati opposti, immersi in una serie di eventi che coinvolgono un’antica villa sul lago Maggiore e un misterioso incidente d’auto del passato.
Il romanzo, impregnato di chiaroscuri e tensioni, evoca un’epoca di intrighi che collega il Rinascimento con le dinamiche complesse del mondo contemporaneo. Un filo conduttore lega i protagonisti: i disegni perduti di Leonardo, che tornano in circolazione a Stresa dopo anni di oblio, scatenando una serie di eventi che coinvolgono una banca sull’orlo del fallimento, un omicidio misterioso e un intrigo internazionale tra Milano e Londra.
Con abilità narrativa straordinaria, Pizzi guida i lettori attraverso un labirinto di depistaggi e falsità, tessendo una tela avvincente che culmina nella risoluzione del caso da parte del maresciallo Calarco, affiancato dal suo amico giornalista Marcello Forni. “Ritroverò Leonardo?” è un’avventura letteraria che cattura l’immaginazione e lascia il lettore desideroso di scoprire il destino finale dei personaggi coinvolti.
La trama si snoda tra Milano, Londra e Stresa. Come hai scelto queste location e in che modo contribuiscono all’atmosfera del romanzo?
Io amo dare ai miei libri un respiro ampio, non chiuderli in un territorio ristretto. Mantenendo sempre però l’attaccamento ai posti dove io vivo e lavoro (il lago Maggiore). A me piace viaggiare e portare con me il lettore, sempre che ne abbia voglia…
In che modo hai bilanciato la descrizione dettagliata delle location senza appesantire la narrazione?
Questo è il mio modo di scrivere, non mi perdo mai troppo in descrizioni particolareggiate. Di solito indico uno o due particolari di una stanza, mai di più. Io non ho mai preso parte a nessun corso di scrittura, scrivo d’istinto.
La trama del tuo romanzo si svolge tra il 1494 e il 2022, attraverso periodi storici molto differenti. Come hai gestito la ricerca storica per garantire un’accuratezza nel contesto storico di entrambe le epoche?
Prima di iniziare il libro ho studiato molto il lavoro in cava, sia di marmo che di granito, molto presenti nella zona dove io vivo e lavoro. È studiando il fantastico viaggio via acqua del marmo che ho incrociato la vita di Leonardo a Milano.
Il tema degli intrighi internazionali e dei milioni di euro in gioco aggiunge una dimensione globale alla storia. Come hai deciso di incorporare questo elemento nella trama e quali sfide hai incontrato nel farlo?
Non riesco a rispondere. A volte mi pongo io la stessa domanda alla fine di ogni mio libro. Ma questo è il mio modo di immaginare la storia, di dargli movimento, di stuzzicare il lettore a seguirmi.
I disegni perduti di Leonardo sono il filo conduttore della storia. Senza rivelare troppo, cosa possiamo imparare da questi disegni e come influenzano il corso degli eventi?
Innanzitutto far capire la fatica del lavoro materiale in una cava e di come Leonardo ci abbia insegnato che se si ha un problema si deve saper trovare la soluzione. Soprattutto bisogna tornare ad apprezzare le opere dell’ingegno e la fatica del lavoro. Contrariamente alla cultura dell’apparire che oggi sta dando ai giovani un’idea sbagliata di cos’è la vita reale.
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Un libro che parli di me, della mia vita. Ma ancora non sono pronto e forse non lo sarò mai. Ogni volta che provo a scrivere di me, mi blocco. Ricordare il passato e chi ho perso mi costa ancora troppo dolore…
Dove ti porterà il tuo amore per la carta e la penna? Su cosa stai lavorando?
Nella seconda parte di quest’anno dovrebbe uscire un mio romanzo grazie a Morellini (che già ogni anno edita un mio racconto in Delitti di Lago, giunto quest’anno al settimo appuntamento)
Per il prossimo anno spero di riuscire pubblicare sempre con Vallecchi Firenze il terzo libro della trilogia sui disegni di Leonardo da Vinci andati perduti nel lago Maggiore. Speriamo……