Rai, cambia tutto: Fuori Amadeus e Fazio

Rai, via l’ad Fuortes e Fazio. Pino Insegno per Amadeus a Sanremo. Retroscena

La rivoluzione nella tv pubblica del governo di centrodestra. Fuortes verso la guida della Scala di Milano, possibile nomina già ad aprile

Rai, via l'ad Fuortes e Fazio. Pino Insegno per Amadeus a Sanremo. Retroscena

Rai, cambia tutto: la rivoluzione di Meloni entra nel vivo. I nomi

Il governo Meloni ha intenzione di mettere mano sulle poltrone che contano in Rai. In un solo colpo potrebbero saltare tre figure di peso e per viale Mazzini sarebbe una vera e propria rivoluzione. L’indiscrezione più grossa riguarda il Festival di Sanremo, con ogni probabilità – si legge su La Stampa – non sarà più condotto da Amadeus, ma al suo posto prende sempre più quota la candidatura di Pino Insegno, l’attore e doppiatore vicinissimo a Meloni. Ma tremano anche altre figure importanti, due su tutte: Fabio Fazio, per il quale allo stato attuale un rinnovo sarebbe impossibile; e l’ad Carlo Fuortes. La partita più complessa si gioca sul suo nome. L’ad Rai ha sempre detto che non si sarebbe fatto da parte a meno che non gli si fossero spalancate le porte della Scala di Milano. Ma su quel fronte aveva avuto il fiero niet del sindaco Sala che non lo voleva.

Ora il Pd – prosegue La Stampa – si è messo di mezzo per una mediazione definitiva. Incassato il sì di Sala, ora Carlo Fuortes non ha più alcuna remora e già dal 1 di aprile potrebbe già essere a Milano. Ieri intanto si è svolto un Cda Rai controverso, in ballo la nuova dirigenza della controllata Rai Way, che ha formalizzato le proposte di Giuseppe Pasciucco presidente e Roberto Cecatto ad, ma che è stato anche il primo scontro sulle nomine tra Lega Forza Italia. La scelta di Cecatto sarebbe stata caldeggiata dalla Lega, che così avrebbe messo a segno un primo colpo nella partita delle nomine. Pasciucco, invece, è capo staff dell’ad Fuortes e la sua designazione è stata vista come un segnale di conferma di un prossimo cambio al vertice della tv pubblica, che porterebbe al settimo piano di viale Mazzini l’attuale direttore di Radio Rai, Roberto Sergio.