La proposta della mozione a prima firma del capogruppo del Movimento 5 Stelle Alessandro Langellotti è un segnale forte dell’importanza attribuita alla misura, che dimostra una volontà condivisa di costruire una Stabie più equa e progressista. Questo è un messaggio chiaro per il governo Meloni: a Castellammare, i diritti dei lavoratori vengono prima del furore ideologico. Grazie a noi, con questa misura, la nostra città si pone come modello di innovazione e progresso in ambito di diritti sociali. L’approvazione del salario minimo per gli appalti comunali confermerebbe il ruolo del Movimento 5 Stelle come promotore di politiche concrete a difesa dei lavoratori e delle loro condizioni.
“Una battaglia che guarda al futuro, puntando a una maggiore equità e giustizia sociale per tutti i cittadini. Questa mozione – spiega il consigliere comunale Alessandro Langellotti– contiene anche vincoli sui contratti collettivi che devono essere applicati al personale impiegato nei lavori, nei servizi e nelle forniture oggetto di appalti pubblici, in coerenza con la disciplina prevista dal nuovo Codice dei contratti pubblici. L’Amministrazione intende garantire la dignità del lavoro e vengono prescritte ulteriori garanzie, di sicurezza ed economiche, rispetto a quelle già previste dalla legislazione vigente”.
“Non abbiamo l’ambizione di sostituirci al Parlamento e alla politica nazionale, ma vogliamo lanciare un segnale da una delle più grandi città della provincia di Napoli, città del sud, dove più che altrove è largamente diffuso il lavoro povero – evidenzia il consigliere Langellotti – Basta paghe da fame, soprattutto da parte di chi esegue lavori per conto delle amministrazioni pubbliche. La mozione è stata però rinviata al prossimo consiglio comunale per integrare alcuni punti della stessa.