A cura di Valentina Capuano
Vittorio Del Tufo,dopo il successo di Napoli magica, ci accompagna in un viaggio nel tempo che attraversa Parigi,dalla sua genesi fino ad oggi, raccontando la storia e le leggende dei monumenti più significativi della capitale francese, come la Cattedrale di Notre- dame, incendiata il 19 aprile 2019
Se si desidera addentrasi nella storia di Parigi senza visitarla, ma anche se di desidera avvalersi di una pratica guida per conoscerla, “Parigi magica”,accurata monografia a cura del giornalista Vittorio del Tufo è un must have, una pubblicazione irrinunciabile che vi svelerà dettagli meno noti legati ai luoghi iconici della capitale francese, ma anche storie e vicende che ebbero luogo nei territori adiacenti alla Senna e che videro protagonisti, re, principi, guerriere, inquisitori, eretici , poeti ,santi, letterati,alchimisti, massoni, rivoluzionari.
La origini di Parigi risalgono alla preistoria, infatti alcuni scavi effettuati nel XIX secolo a Parigi hanno riportato alla luce alcuni ritrovamenti risalenti al neolitico. Si tratta di resti di piroghe , che gli abitanti di quest’area utilizzavano per spostarsi sulla Senna, il fiume che più tardi diventerà l’arteria principale della città. La prima popolazione che le fonti storiche citano in questa regione è quella dei Galli Parisii, un gruppo di stirpe celtica che s’insediò nell’area nel III secolo a.C. Sarà con loro che si scontreranno i Romani nel 52 a.C quando, guidati da Giulio Cesare, conquisteranno l’antico insediamento e fonderanno una nuova città, Lutetia Parisiorum. Nacque così la città di Parigi, che in questa fase si estendeva sull’Ile de la Citè e sulla riva sinistra della Senna.
Vittorio del Tufo, nella sua ricca monografia,( pubblicata per Piccola Biblioteca Neri Pozza) si sofferma sull’aspetto esoterico legato al culto di Iside, culto celebrato dai padri fondatori di Lutetia, che avrebbero costruito , sulla nascente città un tempio dedicato alla divinità egiziana della maternità. La stessa etimologia di Paris deriverebbe da Par- Isis ( presso Iside) o Bar –Isisi ( La barca di Iside). La genesi di Parigi, legata al culto della dea Iside, divinità associata alla magia e all’oltretomba non sarebbe stato gradito dalla Chiesa nei secoli successivi, tanto da indurre il cardinale Briconat a distruggere , nel 1514 , la statua della divinità conservata nella chiesa di Saint Germain de- Pres.
Del resto l’esoterismo attraversa la storia di Parigi nei secoli, e la storia dei Cavalieri templari ne costituisce un esempio. L’ordine dei templari, fondato da Ugo de Pays nel 1119 si sarebbe estinto ufficialmente l’11 marzo del 1314 con l’uccisione dell’ultimo Gran Maestro Jaques de Malay, bruciato sul rogo perchè accusato dei reati più turpi dal re Filippo IV, detto Filippo il Bello. La simbologia templare rivivrà nei riti di alcuni rami cavallereschi della massoneria,e- sottolinea Del Tufo- “la massoneria esoterica occultista del 700 creò la favola di una presunta ascendenza templare”.
Non poteva mancare nel volume dedicato a Parigi la storia di Notra dame, cattedrale edificata dal vescovo Maurice Sully a partire dal 1163 ( sui resti di un preesistente edificio dedicato a Saint Etienne) e i cui lavori si conclusero nel 1250.
Anche l’imponente cattedrale gotica racchiude evidenti simboli esoterici come la Donna Alchemica,la scultura femminile allocata nel pilastro centrale della struttura , che, seduta su un trono racchiude nella mano sinistra uno scettro, simbolo della sovranità, e nella destra due libri: uno chiuso (esoterismo) e l’altro aperto ( essoterismo). La donna è appoggiata ad una scala, la scala philosophorum, il percorso iniziatico dei fedeli verso la conoscenza.
Nell’800 il successo del romanzo di Victor Hugo “ Notra Dame di Paris” accese l’interesse per la cattedrale, divenuta il “tempio della ragione”, emblema degli ideali razionalisti degli illuministi, e spinse il governo ad effettuarne una completa ristrutturazione.
Altrettanto affascinante è la storia della Cattedrale di saint Denis, istituita nel 1143 sui resti di un santuario creato in onore del primo vescovo della città di Parigi. Saint Denis fu decapitato insieme ai suoi compagni Eleuthere e Rustique nell’anno 250. La leggenda narra che il vescovo avrebbe camminato tenendo in mano la sua testa decapitata fino a raggiungere una nobildonna romana che avrebbe raccolto il suo capo staccato del corpo. Quindi spirò, e la nobildonna, di nome Catulla lo seppellì nella sua proprietà dove sarebbe stato edificato un santuario in suo onore.
Il viaggio percorso da Vittorio Del tufo si sofferma inoltre sulle vicende di Caterina dei medici, moglie di Enrico II ed ei suoi figli, Francesco II; Carlo IX ed Enrico III . Con la morte di quest’ultimo, accoltellato nel 1589 da un fanatico, si sarebbe estinta la dinastia dei Valois.
Il Trono sarebbe quindi passato all’ugonotto Enrico di Navarra ( ramo Borbone), che per non inimicarsi i cattolici , avrebbe abiurato la fede calvinista. A lui sarebbe stata attribuita la celebre frase : “ Parigi val bene una messa”.
Non solo storia ma anche arte è raccontata in “Parigi magica”da Vittorio del Tufo, che si sofferma sulle vicissitudini della Gioconda, capolavoro di Leonardo ospitato dal 1804 nel Louvre di Parigi, alla Francia.
Non mancano gli affascinanti racconti delle tribolate esistenze di Victor Hugo, Charles Baudelaire, Honorè de Balzac e Theophile Gautier, vite bohèmienne raccontate con inediti aneddoti che consentono al lettore di vivere quelle atmosfere.
La storia dell’Arco di trionfo, voluto da Napoleone nel 1806 e ultimato nel 1830 da Luigi Filippo, la storia della Chiesa di Saint Germain , fondata nel 542 dal re merovingio Childelberto I per custodirvi un frammento della Croce di Cristo e, infine, la storia della Tour Effeil, un imponente edificio finanziato da massone Gustaive Effeil di 300 inaugurato nel 1889 in occasione del centenario della rivoluzione francese, spettacolare edificio che rappresenta tutt’ora l’emblema di Parigi sono narrate con dovizia di particolari fornendo al lettore succulenti retroscena che invogliano il lettore a scoprire e a visitare una “ Parigi magica”.
Valentina Capuano