Gli Uncle Muff sono un gruppo musicale che mescola influenze e ispirazioni in un panorama sonoro unico. Con riferimenti che vanno da Nick Cave a Tom Waits e Neil Young, la loro musica sfida i confini dei generi. Con tre album all’attivo e un nuovo singolo, “Old Blue Back”, pubblicato da Overdub Recordings, gli Uncle Muff continuano a esplorare nuovi territori musicali, portando i loro paesaggi sonori brillanti a un pubblico sempre più vasto.
Per iniziare, potreste raccontarci come è nata la vostra band?
Nasce, una quindicina di anni fa, da un’idea mia e del vecchio chitarrista di provare a creare una band originale. Nick, il chitarrista, è un vecchio amico di infanzia e subito ci intendiamo. Così dopo un breve rodaggio con un repertorio misto cover e brani originali aggiungiamo Max alla batteria. Anche lui è amico di infanzia e già con questa formazione di base avevamo da ragazzini sperimentato la musica suonata assieme. Quindi l’affiatamento è stato semplice e spontaneo. Da lì in poi abbiamo avuto qualche cambiamento nella formazione fino ad arrivare al trio attuale in cui ci sono io (cantante e chitarrista), Giovanni (basso e voce) e Max (batteria e percussioni)
Come descrivereste il vostro sound a chi non ha mai ascoltato la vostra musica?
Di solito per spiegare il nostro sound facciamo riferimento a tre artisti: Nick Cave, Tom Waits e Neil Young. Non direi che assomigliamo a nessuno dei tre ma li indichiamo per far capire il nostro approccio alla musica e di solito chi li conosce intuisce abbastanza.
Ci potete raccontare di cosa parla il vostro nuovo singolo e quali sono le vostre aspettative?
Il nuovo singolo anticipa l’uscita del prossimo disco intitolato Adrift e avrà come filo conduttore l’acqua. E proprio sull’acqua del mare blue, profonda e minacciosa inizia il primo singolo che ha come protagonista un uomo alla deriva che riflette sulla sua condizione di abbandono dal mondo. “I want my old blue back” canta il ritornello ovvero “Voglio il mio vecchio blue indietro” dove “blue” è inteso sia come sentimento che come colore dell’acqua.
Come è stato il processo creativo dietro questo nuovo brano? Avete affrontato delle sfide particolari durante la produzione?
Devo dire che è stato uno dei brani che hanno richiesto meno impegno nel senso che a livello compositivo nasce come suggestione a partire da due accordi un po’ inusuali del ritornello. Da lì è emersa un’immagine chiara della situazione e nel giro di poco il pezzo nelle sue linee fondamentali era pronto. Nella parte di produzione la parte più impegnativa ma anche più divertente è stata la ricerca di suoni e sonorità che evocassero un ambiente marino e avvolgessero il pezzo nel suo ambiente naturale.
Avete programmi per un tour o altri progetti futuri?
Approfitto per ringraziare la Overdub Recordings che sta facendo un gran bel lavoro di promozione che ci sta aiutando ad allargare il nostro pubblico e, anche grazie a loro, contiamo di iniziare una serie di live in occasione dell’uscita del nuovo Album “Adrift” prevista per inizio Aprile. Approfittiamo chi fosse interessato a contattarci per aggiungere una tappa al tour! I nostri riferimenti sono reperibili su Facebook e Instragram cercando uncle muff band.