Napoli, presso il Teatro Troisi, nel quartiere Fuorigrotta, da venerdì 24 a domenica 26 febbraio, la Compagnia Teatrale “Atti…mi di scena“, ha rappresentato una brillante e divertentissima commedia Caviale e Lenticchie, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi e Nino Taranto.
LA STORIA
A metà degli anni ’50 Scarnicci e Tarabusi, celebri autori di rivista, lasciarono per un poco musiche e lustrini, per firmare una commedia d’intreccio, leggera e brillante, “Caviale e lenticchie” portata al successo anche tele¬visivo da Nino Taranto, e rappresentata spesso anche all’estero. Nonostante gli autori non fossero napoletani, il testo, per lo spunto fantasioso della trama, ispirata all’arte di arrangiarsi, si presta benissimo allo spirito comico partenopeo.
TRAMA
Liborio Lamanna e Maddalena convivono ed hanno una figlia di nome Fiorella. Liborio come mestiere fa “l’invitato”, cioè si imbuca alle feste rubando dolci e cibarie per poi mandare il suo amico-nemico Vincenzo nei ristoranti a venderle. Vincenzo fa la corte a donna Maddalena, che maliziosamente talvolta ricambia. Con la famiglia vive Caterina Lamanna, sorella di Liborio e Filippo, altro figlio di Liborio. Un giorno la famiglia si vede arrivare un vecchio bersagliere, cha canta e piange, ed un comitato di benefattori , da questo momento una serie di intrighi e di personaggi danno vita alla commedia che finisce con il sospirato matrimonio di Liborio e Maddalena.