Napoli – I napoletani e i turisti riscoprono Monte Echia, luogo incantato, disegnato da Dio.

Si dice che i luoghi dove siamo cresciuti siano quelli a cui rimaniamo più legati, anche nel caso in cui non rivelino alcuna speciale peculiarità. Per quanto mi riguarda, mi ritengo molto fortunato. Quando penso a tutto quello che, storicamente, ruota attorno al Monte Echia mi coglie immediatamente un entusiasmo spontaneo, genuino, portentoso: stiamo parlando dell’esatto punto in cui i Cumani fondarono, nell’VIII secolo a.C., la loro Partenope! Io mi sento fortunato, sono nato vicino Monte Echia.

Ho Vissuto tra quelle pietre di tufo ( La villa di Lucullo) la mia infanzia. Andavo alle scuole elementari all’Istituto delle Suore di Gesù Eucaristico. Giocavo ai 4 cantoni, a nascondino con i miei compagni di classe, che ancora oggi, sono i miei migliori amici. Negli anni settanta e ottanta era un luogo magico, ma dimenticato dalle istituzioni. Oggi, è un fulcro importante del turismo in città, il belvedere di Napoli sul monte Echia, accessibile dall’ascensore di via Santa Lucia è diventato un punto rilevante sulla mappa turistica della città. I numeri sono impressionanti e riflettono anche l’importante afflusso turistico all’ombra del Vesuvio: la struttura, inaugurata il 9 aprile 2024, ha fatto registrare in questi giorni 500.000 visitatori dalla sua apertura.

La vigilia di Natale c’è stato il record, con un picco di 7.000 persone giunte sul posto per godere della bellezza del panorama.

Sono stati 420.000 i biglietti venduti il loco, i rimanenti sono ticket smart, abbonamenti o titoli di viaggio acquistati in altre rivendite. I due ascensori hanno effettuato più di 90.000 corse ciascuno, in piena sicurezza e senza significativi problemi. La visita di Monte Echia, utilizzando ascensore gestito da Anm, è oramai un must segnalato da agenzie di viaggio e influencer oltre che dalla stampa internazionale: pochi giorni fa anche dal Financial Times che ha avuto una guida d’eccellenza: l’attore Filippo Scotti, noto per essere stato il protagonista di “È stata la mano di Dio”, penultimo film del regista Paolo Sorrentino.