Testo di: Patrizia Palmieri
Se diciamo Trap, parliamo di un fenomeno piuttosto recente, che si è affermato a partire dagli anni 2000, emergendo alle spalle di un altro genere decisamente più radicato nel panorama musicale, il rap, con il quale, spesso, è stato confuso e di cui invece costituisce un sottogenere . Dal punto di vista musicale esso rappresenta una deviazione dal rap, sia per quanto riguarda le sonorità, che risultano più vicine al mondo dell’ elettronica e che fanno da supporto per melodie ripetitive e scarne , sia per quanto riguarda i testi che ,oltre ad allontanarsi dalla ricerca obbligata di rime e regole , si caratterizzano per contenuti legati a sesso , droga , successo , notorietà, enfasi della vita agiata ottenuta vendendo l’ anima al diavolo , anche se , ad una lettura meno severa può sembrare che il tutto venga sostenuto da un’ironia provocatoria, la quale finge di sostenere ciò che dice .
Il trap sta dilagando , in modo travolgente , tra i giovanissimi e in maniera subdola e pericolosa , come tutti quei messaggi che si travestono da protesta e ribellione ma che, invece di veicolare vere alternative al malcostume e alla degenerazione dei valori, legittimano sulle macerie di quello che la società sta distruggendo, dei nuovi disvalori, esaltanti condotte di vita illegali , prevaricatrici , superficiali, individualiste e totalmente prive di etica e sentimenti . E in tutto questo decadimento delle forme e dei contenuti espressivi sia testuali che musicali , assistiamo impotenti alla conquista, irrefrenabile, di terreno che questi cantanti o pseudo tali , ottengono nelle menti dei ragazzi e ragazzini in età adolescenziale , fascia notoriamente critica e più vulnerabile alla manipolazione , perché improntata alla ribellione e alla ricerca di un indentità . Di solito quando nella comunicazione, come nell’ educazione si impone un modello fortemente negativo è perché siamo in presenza di un vuoto di alternative , evidentemente, la musica attuale, rispecchia fedelmente le trasformazioni del pensiero culturale e artistico tout court che pare privo di riferimenti estetici e di contenuto, preda come è di una visione che si staglia sul nulla . Crisi è la parola che riassume la base del successo di questo genere musicale così lontano dal suo quasi omonimo rap, che ha fatto , invece , sin dalla sua nascita ,della denuncia sociale e della protesta contro il potere ,il suo baluardo , che ha voluto dare voce agli invisibili , alle minoranze dei ghetti e a tutti coloro che hanno solo avuto la sfortuna di nascere in luoghi già segnati dalla sofferenza, dalla miseria e dalla impossibilità di riscattarsi . Questo nuovo trap, invece, andando ad analizzare il senso della parola , che deriva dalle Trap House, ovvero quegli appartamenti abbandonati che venivano usati dai pusher per tagliare e poi smistare la droga , rivela il background dal quale emerge, già dal nome , intriso di irrispettoso talento per una vita fatta di trasgressioni , di comportamenti irriverenti tendenti alla volgarità e alla vacuità, tronfio di violenza , delinquenza , intrecciato vertiginosamente a visioni della vita prive di rispetto per la propria persona , per il prossimo, per la donna, per la bellezza . Perché in effetti a guardare da vicino, ad ascoltarli attentamente, in questi testi manca del tutto la bellezza , oscurata come è dalla superficialità , dalla volgarità, ma soprattutto dalla grettezza dei valori che trasmette e che non possono che essere riferibili ad espressività, che nella migliore delle ipotesi ,rappresentano forme di eccesso , di kitsch, le quali nulla hanno a che fare con il ruolo che la musica dovrebbe rivestire nei confronti delle generazioni di giovani e giovanissimi, ovvero quello di offrire luoghi di evasione e di svago , luoghi di espressività soggettiva e in linea con la loro mentalità, ma capaci di trasmettere vere alternative all’ appiattimento di relazioni , di sentimenti , di conoscenza del mondo che stanno segnando il tempo e i nuovi spazi sociali digitalizzati. Il pericolo maggiore è dato dall’ assorbimento dei messaggi cui vengono sottoposte le giovani menti e ai quali si crea confusione , a cui si sottrae quell’etica innata e appresa nelle famiglie, dove si insegnava la basica distinzione tra bene e male , tra ciò che conduce a costruire e ciò che porta a distruggersi e a distruggere . La musica non deve e non può farsi portatrice di un linguaggio mutuato dall’ illegalità e addirittura vessillo dei suoi codici di comportamento nemmeno , per chi giustifica , questo genere di testi sotto la forma della ironia , in quanto oggi conta quel viene detto non come viene detto e a che scopo . Purtroppo sembra un fenomeno molto sottovalutato questo della diffusione della musica trap , una sottovalutazione pericolosa che si sposa con la latitanza della cultura ufficiale, la quale pare interessata a rendere sempre più profondo il solco e la distanza tra forme di intrattenimento , sempre più appannaggio della vacuità e della legittimazione del nulla e forme di intrattenimento che dovrebbero accompagnare le fasi della crescita degli individui in una direzione di evoluzione e non di ritorno allo stato primordiale . Patrizia Palmieri