“Non ti scordar mai di me” è la cover del celebre brano di Giusy Ferreri, un tributo ad un pezzo che l’artista ama moltissimo. La canzone, riarrangiata da Gabriele Giambertone, Giuseppe Parlavecchio e dallo stesso Marco Gray, è una rivisitazione pop ed elettronica della versione originale, con elementi di disco-indie.
Iniziamo conoscendoti meglio, come e quando è iniziata la tua passione per la musica?
Era più o meno Ottobre del 2012 il Momento in cui ho capito che esprimermi con la musica mi rendeva da un lato molto vulnerabile, ma dall’altro significava avere la possibilità di esprimermi. Cantando, e iniziando questo percorso, ho capito subito che avevo trovato, finalmente, il modo di esprimere certe emozioni che altrimenti non sarei mai riuscito a esprimere. Tuttora è cosi. Non so “parlare” senza la musica. Passione? Non lo so. Passione, ma anche amore, però anche sacrificio e lavoro.
Chi è Marco nella vita di tutti i giorni?
Un giovane (ancora?, magari) che lavora moltissimo, ma che ha bisogno di non prendersi troppo sul serio la sera.
Sei di origine siciliana ma vivi a Londra. Cosa ti ha dato questa città a livello artistico e professionale?
Mi ha dato a livello personale, innanzitutto, mi ha fatto ritrovare. Sono arrivato che ero a pezzi e mi ha tirato su. Mi ha dato indipendenza artistica, e la possibilità di cercare cose e dire cose a modo mio. Mi ha reso curioso a livello professionale.
Come definisci la tua musica e da dove trai ispirazione?
Sicuramente sincera, perché esprime ciò che penso, e io sono sincero, con me stesso e gli altri, nel bene e nel male. Anche lei, nel bene e nel male, è sincera.
L’ispirazione penso provenga da un mix di sensazioni che provo, che sento, e che correlo alla realtà, cercando negli altri una risposta, una solidarietà o una frattura. Le fratture con il modo di pensare degli altri sono una grande fonte di ispirazione al momento.
Parlaci del tuo nuovo singolo “Non ti scordar mai di me”. Come mai avete scelto di reinterpretare un brano di Giusy Ferreri?
Amo il pezzo, mi piace lei. Ho deciso di scaldare i motori su quello che sto preparando. Poi un po’ una sfida, volere dare una veste completamente diversa a un pezzo cosi celebre. Mi ha incuriosito, divertito, e l’ho fatto con rispetto.
Cosa vedi per te nell’imminente futuro? Parlaci un po’ dei tuoi progetti.
Sto preparando qualcosa che musicalmente ritragga come meglio posso quello che ho dentro. Spero possiate sentire presto il risultato di questo lungo percorso. Non dico altro perché poi ci credo, e se ci credo mi adagio.