Unaderosa, cantattrice napoletana, calabro-lucana di adozione, ha scritto un libro dal titolo “Luce”… Artista interessante ed ora scrittrice. La ricordiamo per la sua storia vera e il suo percorso musicale coltivato con il marito e suo produttore Antonio Deodati, col quale dieci anni fa ha avviato il progetto etno-pop Renanera.
Unaderosa ha dedicato un forte legame emotivo con la musica etnica, perché la musica riesce da sempre ad avere con la vita di molti, soprattutto nei momenti più importanti in cui, una semplice melodia puó essere di passaggio ma sottolineare un sentimento profondo, tanto da diventare colonna sonora dei propri ricordi.
Unaderosa voce storica dei Renanera, ci parla del suo romanzo dal titolo “Luce”, attraverso un lavoro di introspezione e di domande e risposte che descrivono l’essenza del suo lavoro edito da Brigante.
Diverse volte ho immaginato di dover parlare del mio racconto e di non sapere affatto cosa dire.
O meglio, è complicato per me rispondere alle domande :
Di cosa parla il tuo libro?
A quale pubblico è rivolto?
Cosa ti aspetti accada?
<<Bene, inizio dall’ultima domanda e approfitto per dire che non mi aspetto assolutamente nulla.Se vi dicessi di cosa parla il racconto, non vi lascerei la libertà di una interpretazione personale. Posso dirvi che in questa storia ci sono più donne e tutte molto diverse fra loro. Teresa è colei che narra la storia ma è anche una protagonista piuttosto attiva. Una donna di circa quarant’anni che non si sente realizzata e che ha tutte le intenzioni di dare una svolta concreta al suo quotidiano. Non mancano le figure maschili , anzi, erano inevitabili così come lo sono nella mia realtà. Certo è che non si tratta affatto di una storia autobiografica ma è anche vero che alcuni scrittori inseriscono spesso qualcosa di personale nei loro racconti e chissà che non lo abbia fatto anch’io>>.
Niente di straordinario? Niente di nuovo?
<<Non credo che questa sorta di romanzo sia speciale né tanto meno “nuovo”, so solo che l’ho scritto e che di sicuro voi non conoscete Teresa.
Sinceramente non so neppure se qualcuno abbia voglia di rispecchiarsi o trovare consigli utili attraverso la lettura del mio libro, in ogni caso ormai “esiste” e sento l’esigenza di condividerlo.
L’idea mi è venuta quando un regista mi ha chiesto di creare un soggetto per una serie televisiva.
In circa 5 giorni, il racconto era già completato ma per diversi motivi, la serie non è stata più prodotta.
Chissà che un giorno qualcuno voglia occuparsene!
Fatto sta che alcuni amici intimi, dopo averlo letto , mi hanno consigliato di pubblicare questo racconto.
Addirittura l’editore Roberto Brigante, mi ha dato il suo consenso e la disponibilità per realizzare questo piccolo desiderio.
Ho scelto il titolo del romanzo “Luce” , soltanto di recente, ispirata da un progetto musicale al quale sto lavorando con mio marito Antonio Deodati.
Di solito scrivo canzoni, ne scrivo moltissime e alcune anche belle; mi riesce molto facile comporre melodie e inventare storie riassunte per una durata di 3 minuti.
Ma non avrei mai immaginato di pubblicare un libro perché non credo di “essere all’altezza” di realizzarne uno “bello”, e non lo dico con falsa modestia.
Oltretutto è piuttosto impegnativo e richiede anche un tempo che non ho più, essendo una madre attenta e presente.
Per il momento vorrei che lo leggesse qualcuno che possa darmi un’opinione sincera, almeno sul
soggetto.
Intanto ringrazio mio marito e il mio editore per questo regalo, “Luce”, e ovviamente ringrazio chiunque voglia leggerlo>>.