Antonella Ferrari è nata a Chieti, è laureata in Giurisprudenza e ha pubblicato tre romanzi: Nessun Dolore (Morlacchi editore); Un Amore di Città (Emersioni editore); Adelaide (Castelvecchi editore) che ha partecipato al Premio Campiello 2021.
In questa intervista l’autrice ci racconta il suo ultimo romanzo “L’Isuledda”.
Ciao Antonella, benvenuta sulle pagine di I Love Magazine. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro, “L’Isuledda”, cosa diresti?
Ci sono alcune lezioni di vita nell’Isuledda. Amore immortale, corsi e ricorsi storici, speranza e delusione, il bene che vince sempre. Si respira un senso di sovrannaturale.
Da quale idea nasce la copertina del libro?
Credo da una antica mappa della Sardegna dell’epoca. Non ho avuto voce in capitolo per la scelta della copertina che sinceramente non è adatta al romanzo. Tutti scambiano il mio libro per una guida turistica invece è una storia d’amore attraverso I secoli.
Che atmosfera si respira in questo romanzo?
Si respira la durezza della vita nell’800 sardo. Arretratezza, difficoltà nei collegamenti e la mera sopravvivenza sono lo sfondo della storia d’amore contrastata tra i giovani protagonisti Giulia e Pepu.
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Mi piace scrivere romanzi, scrivo quello che vorrei leggere, questo è il mio progetto, non ho altri sogni al momento. Persevero in questa passione che alimenta le mie giornate.
Dove ti porterà il tuo amore per la carta e la penna? Su cosa stai lavorando?
Ho già un paio di testi pronti ancora nel cassetto, ne sto scrivendo un altro ambientato nell’800 in Irlanda. Non so dove arriverò con le mie storie, intanto mentre mi documento viaggio tantissimo con la fantasia e mi immergo nei luoghi e nelle immagini invitanti che sfoglio. È un grande arricchimento interiore.
Prossimi impegni?
Per or sono concentrata sulla promozione dell’Isuledda. A fine anno vedrò cosa fare, intanto mi rallegro con i feedback molto positivi che mi giungono dai lettori del mio libro.