Da martedì 15 novembre in radio “L’incredula rosa” il nuovo singolo inedito di Jonathan Cilia Faro con Sergio Cammariere, che ha scritto questo brano insieme a Roberto Kunstler, disponibile in digitale dallo stesso giorno.
Il brano, che vede al pianoforte Sergio Cammariere accompagnare la voce inconfondibile di Jonathan Cilia Faro, voce che prende lo stomaco e l’anima di chi ascolta, è una fusione di energia e cultura che ha generato un capolavoro tutto italiano. Un brano che rimane in mente.
Il singolo esce in tutto il mondo nel giorno del compleanno di Jonathan Cilia Faro ma anche di Sergio Cammariere ed è accompagnato da un video molto semplice ma di grande impatto per lasciare spazio alle parole e alla musica.
Qui il video: https://youtu.be/f1jwCxvfhYk
«Il tema della rosa è da sempre uno dei compiti più difficili che un poeta si trova a dover affrontare. La rosa e i fiori si incontrano prima o poi nelle raccolte poetiche di quasi tutti gli autori. E questo da secoli e secoli. Personalmente – racconta Roberto Kunstler autore del testo – mi sono trovato di fronte a questa eventualità in diverse occasioni di scrittura. Già in un mio disco di trent’anni fa registrai la canzone “Due rose”. Nell’ultimo album scritto per Sergio Cammariere c’è una canzone che si intitola “I fiori parlano”. Ancor prima, anni fa, esattamente nel 2009, sempre per Cammariere, ho scritto un testo che si chiama “La rosa filosofale”. Sostituendo così il fiore dei fiori alla pietra. La pietra filosofale. Nella canzone interpretata da Jonathan Cilia Faro “L’incredula rosa” è stata ancora una rosa a fornirmi l’ispirazione, con tutta la sua bellezza, che ben si addice ad essere paragonata alla vita umana, alla giovinezza, all’amore. Così ancora una volta la rosa si presta a una serie di speculazioni. Ad un’indagine. Ad un guardarsi dentro. Nella ricerca di un amore che trascenda appunto l’impermanenza di tutte le cose. Un altro aspetto, o meglio, un altro elemento caduto involontariamente nel testo è dato da una sorta di citazione che troviamo proprio nel refrain della canzone: “Che cosa si prova? Che cosa si sente?… “Ora che una strada verso casa qui non c’è…”. Dopo aver scritto questi versi mi sono reso conto di questo richiamo, un’eco mi verrebbe da dire che ci rimanda addirittura alle parole del refrain di “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan del 1965. Considerato ancora oggi uno dei singoli più importanti della storia… e che hanno fatto la storia della musica: “How does it feel? How does it feel? To be without a home, with no direction home”.
“L’incredula rosa” è stato arrangiato da Emanuele Giocondo, alla Batteria John Arrucci, agli Archi Damme Quartet, al Pianoforte Sergio Cammariere, al Basso Vincenzo Cavalli e alle Chitarre Jonathan Crone. Registrato allo Studio11 Nashville (Tennessee). Prodotto e mixato da Vincenzo Cavalli, al Sonoria StudioRec Scordia (CT) Italia. Esecutive producer JPC1111 llc, Nashville (Tennessee) USA.