“Le stanze dimenticate” il nuovo romanzo di Francesca Letizia Piccione

È disponibile in libreria e negli store online “Le stanze dimenticate”, il nuovo romanzo della scrittrice Francesca Letizia Piccione pubblicato da CTL Editore.

Spiega l’autrice a proposito del libro: «Ho composto quest’opera letteraria come testimonianza della mia profonda “passione per l’esistenza”. La figura centrale, Lia, traversa un cammino costellato di tribolazioni aspre e lancinanti, tra cui l’atroce abuso nell’infanzia e le convivenze familiari gravemente alterate, tuttavia, contro ogni aspettativa, riesce a scorgere ancora la luce. Questo romanzo si erge come un messaggio vibrante per l’universo femminile: un’ode alla vita, che, talvolta, inaspettatamente, riesce ancora a riservarci meraviglie insondabili».

SINOSSI

Una vecchia auto grigia corre nell’oscurità della notte.

Alla guida c’è una donna con i vestiti intrisi di lacrime e macchiati di sangue.

Un appassionante viaggio nel doloroso passato della protagonista, da sempre in lotta con i fantasmi che popolano le stanze oscure della sua anima.

Un incubo ricorrente e inquietante dietro il quale si cela un terribile segreto.

Un amore spezzato dalla crudeltà della vita.

La forza di una passione improvvisa e travolgente riuscirà infine a strapparla dalle nere ali della morte?

Liberamente tratto da una storia vera.

BIOGRAFIA

Francesca Letizia Piccione vive a Marsala e ha compiuto studi classici. Attenta lettrice, nutre una profonda passione per la filosofia, in particolare quella del ‘900, e i grandi classici della letteratura italiana e straniera. La sua esigenza di scrivere nasce dal bisogno di non lasciare che il tempo cancelli i ricordi e di dar voce a pensieri ed emozioni.

Ha prodotto svariati racconti, tutti rimasti gelosamente custoditi in fondo a un cassetto e che da qualche anno cominciano ad affacciarsi nel panorama letterario.

L’opera è stata pubblicata in accordo con l’agenzia EditReal di Michela Tanfoglio.

In copertina: per la collana Nino Bozzi copertine d’autore l’opera di Fabiana Lualdi.