Domenica 27 agosto alle 15:30 – Sordevolo, Museo della Passione e Comune di Sordevolo – Archivio Lanifici Vercellone
Ore 16.30 concerto – Chiesa Parrocchiale
Al viaggio della rassegna Suoni In Movimento non poteva mancare un omaggio ai più importanti operisti italiani che identificano il nostro Paese nel mondo, nuovo appuntamento quindi per questa edizione che porta il nome di Concerto italiano domenica 27 agosto alle 16.30 presso il piccolo e ridente Comune di Sordevolo ai piedi delle suggestive Prealpi biellesi. Luogo in cui transitò Giacomo Puccini per raggiungere Giuseppe Giacosa all’opera sui libretti di Tosca, Boheme e Butterfly. In questa occasione si renderà omaggio al Maestro di Lucca con una galoppata attraverso le trascrizioni operistiche per tastiera a quattro mani dedicata alle Donne di Puccini. Protagonisti al pianoforte due eccellenze italiane, i fratelli Aurelio e Paolo Pollice.
Il Biellese è stato, soprattutto tra Ottocento e Novecento, un crocevia di personaggi musicali di grandissimo rilievo, nazionale e internazionale. Arturo Toscanini, ad esempio, che ebbe con il territorio legami diretti ed indiretti. Le donne di Puccini ma anche di Giacosa che a Sordevolo e nei suoi dintorni incontrava Puccini per lavorare. Di queste zone era Cesira Ferrani che fu la prima Manon ma anche la prima Mimì. Tutti personaggi che gravitavano attorno ad un salotto buono di torinesi che a Sordevolo e nei suoi dintorni venivano a riposare ed amavano incontrarsi ed accogliere grandi artisti e personaggi della cultura e dello spettacolo.
La giornata prevede anche due visite guidate fra le 14,30 e le 16,30: al Museo della Passione che raccoglie testimonianze e memorie della celebre Passione di Sordevolo. E all’Archivio Lanifici Vercellone che raccoglie la storia di un’azienda di famiglia tra il 1730 e il 1899.
Sordevolo e Puccini, come si diceva, per nulla un caso: documenti testimoniano, infatti, che le cellette della foresteria di San Grato di Sordevolo ospitarono per parecchie stagioni Eleonora Duse e il compagno Arrigo Boito. Giuseppe Giacosa invece si innamorò di questo luogo nel 1870 e per più di dieci anni divenne il luogo dove compose i libretti delle sue principali opere in collaborazione con Giuseppe Illica: la Bohème, Madama Butterfly e la Tosca. Spesso veniva raggiunto sia da Giacomo Puccini che da Giosuè Carducci. Ed è proprio in ragione di questa frequentazione nel comune di Sordevolo del Maestro lucchese di cui nel 2024 si ricorderà il centenario della morte che il concerto che vuole essere un modo per descriverne la vita attraversata anche dal grande amore “biellese” d’origine, da poco identificato nei carteggi contenuti nell’epistolario recentemente pubblicato: Corinna Maggia, che gli fece perdere la testa per tre anni. Molte furono le amanti di Puccini, spesso senza gloria e senza storia. Altre: Manon, Mimì, Musetta, Tosca, Cio Cio San, Turandot e Liù le ha invece amate e scolpite con la sua musica rendendole eterne. Le vere donne di Puccini sono loro, riapparse in musica e parole grazie ai fratelli Aurelio e Paolo Pollice che raccontano vita, morte e melodie del Gran Maestro di Lucca, dense di rimpianti, disperazione, speranza, allegria, sensualità, illusione, amore.
Da Manon Lescaut a La bohème, Tosca, Madama Butterfly e Turandot. Una galoppata a quattro mani dal 1893 al 1924 sull’asse Parigi, Roma, Nagasaki e Pechino, che ha convinto i melomani più irriducibili ad accogliere con indulgenza le trascrizioni operistiche in tastiera, specialmente se a metterci le mani sono due eccellenze come i fratelli Pollice.
A introdurre il concerto saranno alcuni attori dell’Associazione Teatro Popolare di Sordevolo.