La copertura sanitaria integrativa è uno strumento necessario per una sanità a due velocità

 Il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) resta un pilastro fondamentale per gli italiani, ma sempre più cittadini si affidano alla sanità privata per ricevere cure tempestive e di qualità. I dati CENSIS parlano chiaro: il 51% degli italiani sceglie il privato per ridurre le lunghe liste di attesa e garantirsi un accesso rapido a visite specialistiche, interventi e trattamenti essenziali.
Se da un lato l’89% della popolazione riconosce il valore del SSN, dall’altro cresce il timore che l’accesso alle cure dipenda sempre più dal reddito. “Una prospettiva – commenta Angelo Coviello, CEO di IGB – che allarga il divario sociale e rende la copertura sanitaria integrativa uno strumento necessario”.
“Le attese per visite e interventi nella sanità pubblica – continua Coviello – hanno ormai raggiunto livelli record, con il 40% dei pazienti costretto ad aspettare oltre i tempi massimi previsti per legge. Il risultato è una sanità a due velocità, dove chi può permetterselo si rivolge al privato, mentre chi non ha risorse sufficienti rischia di vedere compromessa la propria salute.
Questa dinamica sta rendendo sempre più evidente la necessità di una soluzione alternativa che garantisca a tutti un accesso rapido e sicuro alle cure”. La risposta più efficace a questa emergenza sembra essere appunto rappresentata dalle coperture sanitarie integrative, che consentono di ottenere prestazioni in tempi certi, riducendo i costi imprevisti e garantendo la libertà di scegliere le migliori strutture e i migliori specialisti. “Il pubblico deve fare i conti con limiti amministrativi e inefficienze politiche accumulatesi negli anni, e non certo per colpa di quanti ogni giorno sono in prima linea tra medici, infermieri e dirigenti che gettano il cuore oltre l’ostacolo. Dotarsi di una polizza sanitaria diventa una scelta indispensabile per chi vuole proteggere la propria salute e quella della propria famiglia senza dover affrontare ostacoli burocratici o attese interminabili”.
“Il diritto alla salute – conclude Coviello – non può essere un privilegio. Per questo motivo, sempre più italiani stanno scegliendo di assicurarsi, trasformando la sanità integrativa in uno strumento di tutela essenziale per il proprio benessere e la propria sicurezza. Prendiamone atto come sistema Italia e agiamo di conseguenza”.