Il Vaticano rincorre la modernità

Testo: Avv. Sergio Carlino

Viviamo un momento epocale, tutti ne abbiamo consapevolezza ma pochi hanno la contezza del reale perché.
Molti, quasi tutti a dire il vero, credono che sia solo per il fatto che viviamo al tempo di una pandemia tragica, e ciò può essere certamente esatto, ma in realtà non è questo il fattore storico epocale più importante. C’è molto di più.
Ciò che sta davvero mutando per sempre e’ il nostro rapporto con la religiosità e con il metafisico, e ciò deriva da un ulteriore fattore, molto più preoccupante di una semplice crisi di fede.
La religiosità, mai come oggi, si trova di fronte al suo nemico più grande, quello che probabilmente,né decreterà la fine: la rincorsa della modernità.
In particolare, la Chiesa cattolica cerca, con l’ultimo papato, di essere a tutti i costi al passo coi tempi, cercando di rifondassimo al proprio interno, anche attraverso il superamento di alcune sue dottrine e la accettazione di dialoghi con altre religioni.
Apparentemente la sfida è interessante ed elettrizzante: la ricerca di nuovi fedeli attraverso un lavoro di modernizzazione incessante seppur faticoso.
Ma non è così, ed il tentativo, a mio avviso, fallira’ miseramente, e ciò per due motivi: in primo luogo, in tal modo si verifica un inevitabile tradimento della dottrina millenaria; in secondo luogo, perché Il progresso è sempre un po’ più avanti della faticosa rincorsa alla modernizzazione da parte della nuova chiesa cattolica, perché esso progresso si muove in termini temporali che mai possono essere neppure avvicinati dalla farraginosa macchina decisionale di un ente potente ma gigantesco come la chiesa cattolica.
Se si accetta ciò, e’ chiaro ed evidente che Papa Bergoglio rappresenta un presidio sicuro per coloro che vogliono distruggere la dottrina cattolica.
D’ altra parte, ad eccezione che per uno sparuto gruppo di preti senza alcuna importanza, con qualche rara eccezione, chi potrebbe scorgere che dietro questo scempio vi è, in realtà,un piano programmato da tempo ? I giovani forse? Certamente no. Essi, infatti, ignoranti, indottrinati, immersi nella cultura globalizzante che li circonda, come potrebbero mai avere gli strumenti per capire? Per non parlare, poi, dei fedeli, anch’essi immersi nella stessa melma globalista, e per di più anche stanchi o vecchi.
La estinzione della dimensione più profonda del messaggio cattolico e spirituale in genere ha uno scopo ben preciso: il controllo totale delle masse da parte di un gruppo di ristrettissimo di famiglie ultra potenti. La distruzione completa della religione cattolica, scopo ultimo del pensiero globalista, serve proprio a sottomettere i popoli ad un solo Dio: il mercato, lo spietato mercato degli anni a venire.
Il programma globalista finanziario è palese ed anche abbastanza esplicitamente annunciato: levare ai cittadini il lavoro, i risparmi e la dignità a fronte di un misero reddito di sopravvivenza.
In tal modo si renderà possibile il ricatto indegno e diabolico: vuoi davvero ancora lavorare, viaggiare, andare a cinema, a teatro, in palestra, in treno, ecc. ??? Devi allora sottostare alle nuove regole ed avere, ad esempio, il cosiddetto passaporto sanitario, che comprende in se’, ovviamente, l’obbligo vaccinale sic et simpliciter, e con esso il tracciamento.
D’altra parte, il potere finanziario non può permettersi errori e falle nel sistema e deve poter controllare tutto affinché possa raggiungere i suoi obiettivi, e nella lotta tra bene e male di cui parlava Giovanni nel suo Vangelo dovrà alla fine trionfare.
Questi gruppi di potere, che poi, nella sostanza, sono i più grandi fondi finanziari del pianeta, otto in tutto, odiano la umanità, che considerano ne’ più ne’ meno che come un gregge di pecore da far pascolare. Essi, in realtà, a ben vedere, hanno qualcosa di sinistramente simile al Dio cristiano: comandano ogni nostra mossa, determinano se dobbiamo vivere o morire, decidono cosa dobbiamo mangiare o bere, creano debito e denaro dal nulla e non sono soggetti al potere di alcuno. Vi potrei raccontare delle innumerevoli riunioni del gruppo Bilderberg, consumati in luoghi sconosciuti o inaccessibili, ma questo è abbastanza risaputo.
Ciò che non si sa è che mentre essi instillano in noi tutti il rifiuto della dimensione religiosa o un suo ridimensionamento, loro, invece, sono fervidi credenti nel Dio più feroce: il male.
La religione del male permea ogni loro azione, ogni parola detta, ogni politica fintamente umanitaria, ogni gesto, ogni governo che comprano o che fanno insediare.
Da questo punto di vista la sponda ad essi fornita da Bergoglio e’ formidabile, lui che è un misero strumento in mano a pochi. Un giorno egli ebbe a dire che la via crucis e’ la storia del fallimento di Dio, in un ribaltamento di prospettiva che è davvero stupefacente per noi, ma un chiaro messaggio per i suoi capi. Io sono qui per servire voi, non Dio.
Di fronte a tutto questo occorrerebbe una autentica rivoluzione che si ponesse come scopo la eliminazione politica di queste odiose elite e la sottoposizione di esse ad un novello processo di Norimberga, e con essi andrebbero processati i loro fiancheggiatori, in primo luogo i media, che, d’altra parte, in gran parte, come detto, sono di loro proprietà, ed ovviamente i governi che essi dirigono sapientemente, e non a caso composti spesso di gente incompetente, poco intelligente ma molto, molto ambiziosa.
La sola voce fuori dal coro che si è sentita un questi mesi e’ quella di Monsignor Vigano’, il solo che pare avere capito cosa sta accadendo e che ha richiamato a se’ tutti coloro che ancora credono nella forza della dottrina cattolica. La sua sarà una dura lotta, e credo che, come tutti noi, anche lui, alla lunga, soccomberà.
Seppellita la speranza, parola ormai senza senso, non resta che la preghiera.
L’uomo,qualunque uomo, deve chiedere aiuto a Dio, non ne deve avere ne’ pudore ne’ vergogna e confidare che nella lotta tra bene e male vinca ancora una volta il bene. Confidare, non sperare.