Il ParmaJazz Frontiere Festival si illumina con le violiniste Benedicte Maurseth e Sarah Jane Summers e il light design di  Randiane Sandboe

Sab 11 novembre, Voltoni del Guazzatoio, h.20:30

Máni
 Benedicte Maurseth, hardanger fiddle
 Sarah Jane Summers, violino
 Randiane Sandboe, light design

Scozia e Norvegia si uniscono sotto il progetto Manì che vede protagoniste due straordinarie musiciste: Benedicte Maurseth, hardanger fiddle, e Sarah Jane Summers, violino, che saranno supportate dell’evocativo light design di Randiane Sandboe. Un viaggio, il loro, che sa abbracciare sia la tradizione folklorica tipicamente nordica che la musica eurocolta immergendosi, al contempo, in esplorazioni dalla libertà assoluta, capaci di travalicare i generi e gli stili.

Manì, la parola che significa luna in norvegese, è appunto un progetto centrato sulla sperimentazione sonora e il potere della ripetizione minimalista: ritmi e frasi ripetitive suggeriscono sia associazioni con le forme tradizionali norvegesi di gangar e springar, sia con le arie della musica tradizionale scozzese. Il progetto è dedicato al ciclo eterno della luna, alla sua forza gravitazionale come fosse un rituale centrato sulla meditazione.

Benedicte Maurseth è una musicista norvegese grande studiosa del violino. Dal 2005 ha svolto un’attività concertistica molto impegnata sia a livello nazionale che internazionale, in performance da solista ma anche collaborazioni.

Nel 2007 ha vinto il Premio come la più Giovane Musicista Folk dell’anno in Norvegia. Nel 2010 ha suonato al Festival tedesco TFF Rudolstadt e al folkBaltica nel 2011.

Ha lavorato in collaborazione con molti artisti norvegesi ad una serie di album e nel 2010 è stata invitata al Festival Internazionale di Bergen dove le è stato commissionato un brano.

Sarah Jane Summers è una musicista folk scozzese che si è trasferita in Norvegia nel 2010, lì ha conseguito un master in musica popolare norvegese, appassionandosi all’argomento. Ha studiato presso l’Accademia norvegese di musica pubblicando diversi album da solista e collaborando con degli artisti norvegesi e anche con il finlandese Juhani Silvola, con lui è stata nominata allo Spellemannprisen del 2021, Festival della musica tradizionale.