Il coronavirus non gradisce la liquirizia!

Testo di: Antonella Pappalardo

È delle ultime ore la notizia della diffusione di uno studio dell’ università Federico II di Napoli che
riguarderebbe gli effetti benefici della liquirizia nel contrastare il Coronavirus. La glicirizzina, componente principale della liquirizia, bloccherebbe il virus impedendogli di penetrare nelle cellule e di replicarsi.
Lo studio avrebbe dimostrato che la glicirizzina sarebbe in grado di legarsi, in vitro, sia al recettore Ace delle cellule umane sia alla proteina Spike del virus, rispettivamente la “serratura” e la “chiave di accesso” del virus all’interno delle cellule dell’organismo umano. Si ostacolerebbe , insomma, l’interazione di queste due componenti tra loro e si provocherebbe l’oggettiva difficoltà da parte del coronavirus di entrare nelle cellule umane e di replicarsi secondo quanto dichiarato Desiderio Passali presidente dell’Italian Society of Rhinology.
La glicirizzina è considerata una molecola dal grande potenziale farmacologico in quanto possiede proprietà antinfiammatorie e antivirali, in particolare rispetto alla famiglia dei Coronavirus Sars.Un eventuale farmaco a base di glicirizzina si potrebbe utilizzare, quindi senza alcun effetto collaterale , sugli occhi e alla base del naso e sarebbe in grado di ” blindare”le prime vie che il virus utilizza per penetrare nel corpo umano.
Sarà vero? … o è l’ ennesima trovata consolatoria in un mare magnum di incoerenza, confusione ed incostanza anche tra gli esponenti più rinomati in campo medico? … È tutto da verificare! Intanto qualche liquirizia in più non fa male, considerato il caldo, se non altro per tenerci su con la pressione!