Sarà un autunno fitto di concerti quello di Guido Coraddu che, i tasti del pianoforte sotto le dita, porterà il suo progetto di Miele Amaro dalla Sardegna a New York passando per Napoli. Il tour parte da Cagliari il 2 ottobre dal Marina Café Noir (Cagliari, via Savoia 14) dove Coraddu supporterà gli interventi del primo giorno dell’Accademia Popolare che anticipa di una settimana il Marina Café Noir, Festival di letteratura e saperi. La musica accompagnerà gli interventi letterari (fra le 18,30 e le 20.00) di Duilio Caocci (Ma si s’avverat cuddu terremotu. di Peppino Mereu, poeta socialista), Myriam Mereu (Libertà di antenna – Le tv private in Sardegna tra i ’70 e gli ‘80), Alice Salimbeni (E pure salvare il mondo – Di donne, botanica e colonialismo) e Francesco Bachis (Procedure Dub – Un omaggio a Giulio Angioni), quest’ultimo antropologo e trombettista già compagno di tante avventure con il quartetto Musica ex Machina.
Il 14 ottobre ci si sposta in a Napoli (“nel continente”) per un doppio appuntamento all’interno del Napoli Piano City, la kermesse che invade dei suoni degli 88 tasti del pianoforte il golfo della città partenopea: alle 12.00 al prestigioso Museo Filangieri, uno degli spazi iconici della cultura a Napoli. Alle 19.00 al Palazzo dello Spagnolo.
Il 29 ottobre un veloce passaggio nuovamente in Sardegna, al Teatro Comunale di Berchidda, ospite del Centro di Produzione Musicale Insulae Lab, luogo per antonomasia di tanto jazz in Sardegna per poi volare a New York per una due giorni di concerti all’interno dell’iniziativa Made in Sardegna ideata dal Circolo dei Sardi Shardana di New York: il 4 a Manhattan e il 5 ottobre in New Jersey al Seasons Washington TWSP.
Ricordiamo che Miele amaro è un viaggio lungo le pieghe multiformi di almeno tre generazioni di autori sardi di musica jazz ed ha la voce del pianoforte solo, strumento chiamato ad impersonare i più svariati ensamble, strumenti e stili musicali. Da Paolo Fresu a Gavino Murgia, da Marino de Rosas ad Enzo Favata, da Marcello Peghin ad Antonello Salis, da Bebo Ferra a Zoe Pia, passando per il Massimo Ferra Trio, Silvia Corda, Riccardo Lay, Paolo Angeli: Guido Coraddu – presente anche con un proprio brano – ci racconta una Sardegna senza confini, immensamente ricca dei profumi della sua musica.
“Riportare il jazz sardo nella terra dove il jazz è nato – spiega Guido Coraddu – è una bella sfida. Gli amici del circolo Shardana hanno voluto Miele Amaro per la loro iniziativa che racconta le biografie di emigrati sardi che negli USA hanno realizzato iniziative importanti. E’ per me un grandissimo onore contribuire con la mia/nostra musica a raccontare queste storie”.