Gli Opus Avantra saranno sabato 16 dicembre prossimo alle ore 15,30 alla Fiera del Disco – Music Day di Roma presso l’Hotel Mercure Roma West (Via Eroi di Cefalonia, 301) per presentare OA48, l’opera omnia della vasta produzione artistica di questo gruppo, nato come movimento musicale prima ancora che come progetto artistico, in uscita per Artis Records-Cramps Music srl: 5 vinili colorati, 2 ristampe in formato originale a 7 pollici di Allemanda e Il Pavone, 6 cd audio, 1 dvd, 1 poster a tre ante, una stampa firmata dai 2 fondatori, una spilla celebrativa e il booklet di 44 pagine con la storia del gruppo.
Un’opera mastodontica, che vede il prezioso contributo da art- director di Alan Bedin nella cura della confezione delle immagini e del libro, e che è stata fortemente voluta dal nucleo storico degli Opus Avantra con Donella Del Monaco, voce inconfondibile del gruppo, Alfredo Tisocco, al pianoforte e alla composizione, e Renato Marengo,sin dall’inizioalla produzione artistica, esattamente come 48 anni fa. Tutti e tre coinvolti peraltro nella recente uscita di Loucos – Nel Luogo Magico nel quale, peraltro, se pur solo come voce i tre sono riusciti a coinvolgere anche l’altro storico fondatore, purtroppo scomparso: Giorgio Bisotto, il filosofo del gruppo.
Per inquadrare l’ieri e l’oggi di questo grande progetto artistico vale la pena citare l’attualissimo Manifesto scritto in quel “vicinissimo” 1973: ”Il nostro insieme musicale nasce da una esigenza di superamento dello stato di impasse in cui si trova il mondo musicale oggi. Possiamo infatti constatare che il mondo musicale, oggi è suddiviso in vari settori fra loro incomunicabili, strettamente legati alle stratificazioni socio culturali. Tale pluralismo tende a riprodursi, provocando situazioni sempre più mistificanti in quanto evitano di risolvere la frustrante condizione attuale di atomizzazione dell’individuo. (…) Senza negare la validità di certa musica contemporanea (ma anzi recependola) né i tentativi di alcuni gruppi pop, (ma anche senza nessun complesso verso le esperienze del passato) la nostra intenzione si rivolge essenzialmente al recupero di quel rapporto fondamentale e imprescindibile fra arte e popolo”.
Profondo, oggi come allora, l’obiettivo di poter cambiare il mondo grazie alla musica che, molto oltre l’essere piacere e bellezza, sa entrare nelle fibre della memoria e divenire un elemento identitario di una persona o di una generazione o di un popolo. Oggi questo anelito al cambiamento è scritto proprio fra le righe dell’omaggio alla Laguna di Venezia dove trapela un monito che vuole ricordare la fragilità dell’eco-sistema che si sta manifestando su tutto il pianeta. Ora l’intera Umanità non ha più tempo, deve agire responsabilmente per rispettare la Natura con l’uso dell’Energia verde rigenerabile, a difesa dell’Aria che respiriamo, dell’Acqua che beviamo, della Terra che ci nutre con i suoi frutti e del Fuoco che ci dà l’Energia per la Vita.