Giovani ed alcol: quando un drink può diventare alcolismo

Chi, tra tutti noi, non ha mai provato da giovanissimo l’ebbrezza di una serata folle, consumando alcol con gli amici? Nulla di strano a pensarci! Ripenso ad esempio a vecchi momenti del mio passato, momenti della famosa beata gioventù di anta anni fa… Momenti ad esempio degli albori della maggiore età, gli anni della ribellione, momenti in cui ti senti il classico “superuomo”, invincibile. Quante volte sono tornato a casa all’alba, tra i pianti di mia madre che invano cercava di chiamarmi al cellulare ( senza mai riuscirci, il più delle volte lo spegnevo per non essere disturbato ) e magari molto brillo… O quante volte ho bevuto per dimenticare, delusioni d’amore o amori non corrisposti… Cose che a pensarci oggi fanno tenerezza! E credo che come me in tanti avranno avuto esperienze simili, nate e finite però nel giro di poco tempo. 

Il problema nasce nel momento in cui l’effetto ebbrezza inizia a piacere così tanto da non poterne fare a meno. Bisogna poi dire che i tempi sono cambiati, il mondo si è evoluto ( ? ) , oggi non va più di moda ( o almeno non più di tanto ) divertirsi e basta con gli amici, ma sballarsi, dimostrare di essere più bravi degli altri a reggere valanghe di cicchetti, consumati tra i bar che, noncuranti delle severe leggi contro l’alcolismo giovanile, vendono e anche a caro prezzo anche a minorenni litri di alcol. Già, alcol venduti dai bar senza scrupoli… Su questo punto si potrebbe parlare per ore, sinceramente possiamo provare solo disgusto per chi non pensa a nient’altro che al Dio Denaro, non pensando minimamente che dall’altro lato si sta offrendo solo orrore e danni al fegato di minorenni incoscienti. Ricordiamo che la vendita di alcolici ai minori è un reato, disciplinato dall’articolo 689 del Codice Penale. Nel caso di vendita ai minori di 16 anni è previsto l’arresto fino a un anno. Per la vendita ai minori di età compresa fra i 16 e i 18 anni, è prevista una sanzione pecuniaria che va dai 250 euro ai 1.000 euro. 

il concetto di dipendenza da alcol classico, cioè lo stereotipo dell’alcolista che inizia la sua giornata bevendo, è ormai superato. Oggi si parla perlopiù di disturbi da uso di alcol. L’abuso di alcol è considerato il responsabile di circa 100.000 morti all’anno e causa molti problemi sociali, difficoltà nei rapporti, atti di violenza e anche ripercussioni legali. Non c’è niente di male a bere qualche drink ogni tanto, se fatto in maniera sicura e se l’età lo consente, ma imparare a capire se hai qualche problema con l’alcol può aiutarti a trovare i trattamenti e il supporto di cui hai bisogno per interrompere questa abitudine che crea dipendenza. L’alcol procura piacere e gratificazione, ma se perdiamo il controllo può farci anche star male (intossicazione acuta) e renderci schiavi (alcolismo). Chi abusa di alcol mette a repentaglio la sua stessa vita. Un aspetto che fa riflettere è che il consumo eccessivo sta avvenendo molto nei Paesi industrializzati, proprio lì dove abbonda la cultura, dove certe cose si dovrebbero conoscere a memoria! 

Andiamo però ad esaminare il concetto dell’alcolismo e del soggetto definito alcolista… Il termine “alcolista” descrive in generale un soggetto affetto da sindrome patologica determinata dall’assunzione acuta o cronica di grandi quantità di alcol. Questo termine riflette una forte forma di etichettamento nei confronti dei soggetti che presentano questo problema: le etichette sociali purtroppo diventano i biglietti da visita delle persone, e questo incrementa ancor più negativamente la pessima reputazione di queste persone, difficile da sciogliere, nonostante si verifichi spesso il superamento del problema. Personalmente odio le classiche etichette sociali, anche perchè di sicuro chi è diventato alcolista avrà di sicuro avuto dei problemi interiori che lo hanno condizionato. 

L’ alcool è però una droga a tutti gli effetti e causa notevoli danni all’organismo, seppur spesso il problema viene sottovalutato. Gli effetti dell’alcol si producono con estrema rapidità proprio perchè viene assorbita nel sangue molto velocemente. 

In conclusione, mi sento di consigliare a tutti i giovani e non che bere un bicchiere ogni tanto in compagnia non fa male, ma come ogni cosa l’abuso reca danni e anche molto rilevanti per la salute. Quando ci si accorge che ci si sta intrappolando in questa gabbia occorre prenderne coscienza, e risolvere il tutto con buona forza di volontà e con l’aiuto di chi ci sta accanto o di un esperto: ragazzi, siamo proprio sicuri che occorre sballarsi per potersi divertire?