“Beati coloro che si baceranno al di là della labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni” … Con questa frase della grandissima Alda Merini ho dato ufficialmente il via ad una nuova puntata di indagine sociale di Imagine – Il Mondo Che Vorrei.
Argomento affrontato? Sessualità e mondo giovanile! La sessualità è uno degli aspetti fondamentali dell’essere umano, per ogni generazione la scoperta della sessualità è un passaggio impegnativo e affascinante nella fase adolescenziale della vita. Oggi più che mai, però, il sesso parla più dell’Amore: si teme più per una possibile gravidanza che per il contrarre l’hiv, oggi spesso si sente che una “prova d’amore” consiste nell’inviare foto nudi o in atteggiamenti chiaramente osè … Insomma, tante sono le possibili domande, tanti gli interrogativi che i giovani possono porsi sull’argomento sesso, ma poche le risposte concrete. Rispetto alle generazioni passate, oggi la sessualità non è più considerata un tabù, la società ha superato i limiti imposti di una vecchia e superata grettezza e limitazione mentale, lì dove la parola sesso rappresentava fonte di vergogna nello stesso approccio, ad esempio, di chiacchierate tra adolescenti e genitori. Il senso di colpa legato alla trasgressione delle norme è venuto meno, liberandoci da un peso che per lungo tempo ha gravato sulla vita sessuale di intere generazioni e in particolare sulle donne. Guardiamo però il fatto a tutto tondo … in realtà il superamento di certi tabù ha influito anche sotto un altro punto di vista, riflettiamo! L’iniziazione al sesso è ormai abbastanza precoce, visto che i giovani cominciano ad avere i primi rapporti sessuali più o meno all’età della scuola media. La sessualità che i ragazzi ritengono naturale è quella che vedono su Internet, nei film pornografici, ormai facilmente accessibili a tutti, anche ai bambini. La mente di un ragazzino a questo punto è portata a ritenere normali rapporti particolari, o dimensioni degli organi genitali esagerate ( nella pornografia si selezionano gli attori e le attrici maggiormente dotati fisicamente e ci sono varie finzioni cinematografiche che ne esaltano le qualità ). Allora, senza troppi giri di parole, è chiaro che la sessualità al giorno d’oggi, società all’avanguardia sotto tantissimi settori, è ancora legata a vecchi tabù e stereotipi da parte del mondo adulto. I giovani si trovano in un totale caos se ci facciamo ben caso, hanno bisogno di risposte, semplici ma immediate!
Ecco, io, da eterno curioso quale sono, ho notato che ultimamente, un noto social designer di Torino, Giorgio Gaudio, ha avuto un’idea geniale legata al tema, ha sfruttato tecnologia e social per dare tante risposte a chi le vuole trovare: è nato, proprio da pochi mesi EdSex BOT, un luogo virtuale, anonimo, sicuro e accessibile a tutti che sfrutta la tecnologia Bot su Telegram per rispondere a dubbi e problematiche legati alla sessualità! È sufficiente accedere a EdSexBOT su Telegram e porre domande in chat. In modo anonimo e sicuro, il BOT fornirà le risposte (ad oggi più di 250) appositamente redatte da un team di professionisti e professioniste in ostetricia, psicologia, endocrinologia, ginecologia, andrologia, sessuologia e legge.
Ho avuto modo di potergli rivolgere delle domande che riporto qui:
EdSex Bot è completamente gratuito … come mai hai preferito non guadagnarci?
Il progetto nasce da un gruppo di professionist* volontar*che ho coordinato, il nostro fine è solo fare informazione e cercare di dare più consapevolezza dove la scuola e la famiglia non arrivano e vogliamo farlo in modo neutro e inclusivo, queste informazioni servono a tutt* e devi essere accessibili sempre e di qualità. Associarsi ad un brand vuol dire sottostare a delle regole e verrebbe meno l’indipendenza e la credibilità del progetto.
Di questa tua idea ne stanno parlando in molti, anche testate a carattere nazionali quali il Corriere della Sera … edsex bot è un punto di inizio per nuove avventure o un traguardo raggiunto?
Di sicuro un punto di partenza, puntiamo a farlo arrivare in tutte le scuole italiane, in programma abbiamo la traduzione di tutti i comandi in varie lingue e la partecipazione a festival e incontri di sensibilizzazione.
Quale sarà il futuro di EdSex Bot? Potrebbe essere uno strumento di educazione sessuale a scuola ad esempio?
Lo scopo è proprio quello, abbiamo creato uno strumento di supporto che rimane a chi riceve un’educazione sessuale a scuola, può essere usato al bisogno, per confrontarsi o rispondere a domande senza imbarazzo.
Il tuo progetto è stato apprezzato anche da Movimento Etico Digitale ( associazione nata con lo scopo di espandere progetti che puntano allo sviluppo di forme di cittadinanza digitale mosse da un atteggiamento critico, etico e non violento ) … Che sensazione ne hai ricevuto?
Sono stati fondamentali per dare un respiro nazionale al progetto, abbiamo con loro una collaborazione proficua e progetti in atto, vedrete più avanti.
Ultima domanda, forse scontata, ma obbligatoria quasi: quali sono i tuoi progetti per il futuro sul piano tecnologico/sociale?
Ho nel cassetto un paio di progetti, saranno sempre legati a tematiche ad impatto sociale, per ora non posso dire niente, fra qualche mese ne parlerò.
In conclusione posso dire che l’argomento della sessualità è importante e va spiegato con chiarezza, ma bisogna affrontarlo con semplicità e serenità, anche con leggerezza, è un momento di confronto positivo e utile, non buttiamolo via. In più, per parlare con i giovani bisogna andare dove si trovano i giovani. E il digitale è il mondo dei giovani, non dimentichiamolo!