Fake news, la verità negata

Caronte non ci sta dando tregua in queste calde giornate di giugno … Impossibile non pensare di staccare la spina andando un po’ magari al mare rilassandosi su un lettino e leggendo magari un giornale … a quanti sarà successo di farlo, no? Bene, è proprio da questo punto che ho voluto affrontare questa chiacchierata estiva del salotto di Imagine – Il Mondo Che Vorrei !

Argomento scelto? Beh, news e fake news!

Ci si può giustamente chiedere: cosa sono le fake news? E quando nascono? Beh, di sicuro, e contrariamente a ciò che si possa pensare, non nascono oggi con l’avvento di internet e dei social, ma già da molto tempo fa. Però fino a poco tempo fa, non essendoci mezzi di diffusione così veloci come la rete, una classica bufala restava spesso ancorata tra chi la raccontava e chi l’ascoltava! Oggi, invece, con la potenza di internet, dei social e della televisione, qualunque notizia arriva in pochi istanti in ogni angolo del globo. E comincia a circolare anche se non è vera perché chi le inventa, spesso, guadagna dei soldi da quelle notizie (per esempio dalla pubblicità che compare sul sito che dà la falsa notizia) e dunque organizza dei sistemi per farle circolare senza controllo.

Quante volte ci capita di vedere sui social delle notizie che all’apparenza possono sembrare vere, per istinto clicchiamo per saperne di più, e magari poi le condividiamo con amici per diffonderle? Beh, in questo caso proprio, seppur inconsapevolmente, stiamo alimentando una vera e propria macchina infernale! Il problema in questione è stato sottovalutato per svariato tempo, almeno fino al 2019, anno della pandemia covid 19, momento in cui ( forse ) ci si è resi conto di quanto possa essere pericolosa la disinformazione. Sulla questione è intervenuto pochi giorni fa anche lo stesso Papa Francesco: in un incontro con i Paolini sabato 18 giugno ha infatti sottolineato che “se noi prendiamo i mezzi di comunicazione di oggi, manca pulizia, manca onestà, manca completezza, la disinformazione è all’ordine del giorno, in pratica si dice una cosa ma se ne nascondono tante altre”. Ha poi sottolineato la necessità di “redimere la comunicazione dallo stato in cui è oggi, nelle mani di tutto un mondo di comunicazione che o dice la metà, o una parte calunnia l’altra, o una parte diffama l’altra, o una parte sul vassoio offre degli scandali perché alla gente piace mangiare scandali, cioè mangiare sporcizia. Non è vero? È così”.  Riflettendo bene, alcune trasposizioni false di eventi possono anche rischiare di incrementare fenomeni di odio sociale e/o discriminazione: basti pensare alle svariate notizie “ritoccate” che avevano come focus la crisi dei rifugiati e degli immigrati. Le fake news in questo senso hanno nutrito un malcontento popolare già esistente che ha visto così legittimare le proprie opinioni errate.

Esistono diversi suggerimenti che aiutano a orientarsi nella individuazione di siti web affidabili e che possono essere facilmente essere messi in pratica. La prima cosa è verificare la fonte, sul web. Capita spesso di trovarsi di fronte a dei siti subdoli, siti che rubano quasi il nome a testate famose. La seconda cosa da fare è leggere con attenzione e farsi qualche domanda sull’argomento, specialmente se la notizia sembra… troppo bella per essere vera o esagerata.

Consiglio spassionato? Nel momento in cui ti rendi conto che ti trovi davanti ad una fake news, prova a smentire ciò che viene riportato lasciando un commento. Molti altri utenti leggendo il tuo commento potrebbero iniziare a nutrire dubbi come te e inizierebbero ad indagare sulla veridicità della notizia! Semplice no? Un piccolo gesto può aiutare a smascherare tanti truffatori!

Per approfondire al meglio la tematica riporto il video della puntata e il relativo podcast.