Donne e violenza, termini incompatibili tra loro, eppure un binomio perfetto per una cerchia sempre più ampia di menti perverse.
Violenze fisiche, verbali, discriminazioni, stalking e prepotenze psicologiche: il tutto si riassume in ciò che viene comunemente definita violenza di genere.
La violenza più diffusa, al contrario di quanto si pensa, è quella che avviene all’interno delle mura domestiche. La violenza domestica consiste in una serie continua di azioni diverse ma caratterizzate da uno scopo comune: il dominio e controllo da parte di un partner sull’altro. Al giorno d’oggi sembra impossibile che esista ancora una grettezza mentale tale da far considerare certi “uomini” superiori al genere femminile solo perchè nati maschi, la cultura avrebbe dovuto abbattere certi pregiudizi. Verrebbe da pensare che il vero problema della violenza sulle donne è di chi la compie: uomini che hanno dei problemi con il controllo, la rabbia, le donne. Uomini che hanno dei problemi. Questo è indubbio, ma ciò che fa rabbia è il continuo e vertiginoso aumento di casi di violenza, di donne malmenate o addirittura uccise… Perché? Perché tanti uomini provano così tanto disagio da non riuscire ad avere un rapporto con le donne che non sia basato sulla violenza e sull’imposizione? Purtroppo viviamo in una società in cui la donna, per molti anni, è stata valutata solo per il suo aspetto fisico e per la sua funzione di moglie e mamma nella società, più che per quello culturale e sociale, certe barriere create dall’ignoranza non sono state ancora abbattute.
In quest’ultimo periodo di pandemia, poi, sembrava che avessimo riscoperto i valori sani della vita, abbiamo riscoperto il piacere di vivere la giornata con la famiglia in casa, i profumi di pizze e pane sfornati in casa con ingredienti sani… Tutto molto affascinante pensandoci, ma purtroppo non per tutti è stato così, è stato anche un momentoche ha portato un notevole aumento di casi di violenza domestica, considerata anche l’impossibilità per la donna di poter chiedere aiuto trovandosi a convivere h24 con il suo aguzzino.
Purtroppo spesso le donne vittime esitano a denunciare simili episodi, vuoi per timore ,vuoi per vergogna…per mettere la parola fine ad un rapporto violento occorre compiere un percorso lungo dove è normale che le vittime abbiano ricadute.
Quest’anno, e precisamente mercoledì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’associazione Source of Emotions, guidata dal regista, attore e sceneggiatore James La Motta e dall’Associazione Vittime Riunite d’Italia, guidata dal Presidente Angelo Bertoglio, saranno i promotori di un ‘importante iniziativa mai realizzata prima. Si svolgerà infatti l’evento “Maratona Social Donne: ogni giorno e per sempre”. La “maratona ” andrà in diretta su diverse pagine social a partire dalle ore 14.00 sino alle 00.00 diviso in tre blocchi (14/17-18/20-21/00.00) con molti ospiti sia del panorama artistico che istituzionale che porteranno un messaggio contro la violenza sulle donne. Saranno presenti: cantanti, attori, psicologi, avvocati, vittime di violenza, sociologi, criminologi, psichiatri , rappresentanti delle forze dell’ordine e rappresentanti istituzionali, quali sindaci, assessori e cariche parlamentari a tutela di tutte le vittime di violenza.
Ancora una volta, dopo molte altre importanti e precedenti iniziative svolte in Italia, l’associazione Source Of Emotions e l’Associazione Vittime Riunite d’Italia, si mettono insieme per realizzare evento unico e a divulgazione nazionale , proprio nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un impegno comune per rilanciare ancora una volta il messaggio di sensibilizzazione a tutela e sostegno delle “Vittime” , ed urlare “basta” alla “Violenza sulle donne”.
Occorre far capire l’uguaglianza uomo/donna, nessun uomo può privare la donna della libertà con la violenza fisica e dobbiamo soprattutto cercare di far cadere per sempre certi stereotipi della donna in società ( deve stare a casa ad accudire i figli, non può occupare ruoli importanti a lavoro, chi decide in famiglia è il marito… Tutte affermazioni che considerano la donna un essere inferiore).Combattiamo la violenza in generale e quella contro le donne in particolare con l’unica arma possibile, la cultura: solo creando unità d’intenti culturali riusciremo a costruire un mondo sognato da John Lennon in Imagine, dove non ci sia nulla per cui uccidere o morire La donna è da sempre la culla della Vita, non un oggetto da utilizzare a piacimento per poi potersene disfare.