Devo Nod è un artista di Venezia alla prima esperienza solista dopo una carriera negli anni 2000 come cantante dei Phonica (band che ha aperto i concerti di molti artisti internazionali, tra cui Jamiroquai, James Brown, Elisa, Le Vibrazioni, Piero Pelù, Francesco Renga, Stadio e molti altri) con la quale ha pubblicato 3 album con video in rotazione su emittenti nazionali come (ALL MUSIC su tutte all’epoca la più nota). Poi dal 2012 ha lavorato con le grunge band X-Ray Life e Pacino, realizzando in lingua inglese altri 2 album distribuiti in tutto il mondo.
In questa intervista l’artista ci racconta il suo ultimo disco “ANNO ZERO”.
Iniziamo conoscendoti meglio, come e quando è iniziata la tua passione per la musica?
Nasce da piccolino, mio padre è un appassionato di rock e non solo e a casa giravano vinili di AC/DC, Bon Jovi, Queen e molto altro, difficile non farsi coinvolgere.
Parlaci di questo tuo disco “Anno Zero”. Come hai scelto i singoli brani che lo hanno composto?
Non è stato facile, “I Like” l’ho sempre sentito un pezzo che mi rappresenta, rabbioso malinconico, giusto per farmi conoscere. “Stop” invece inizialmente non doveva nemmeno esserci nel disco, la consideravo troppo “leggera” rispetto al resto del disco, ma alla fine piaceva molto ai miei amici tanto da farmi convincere e addirittura metterla come singolo visto che è di facile ascolto.
Quanto c’è di te in questi brani?
Tutto. Non ho avuto produttori o arrangiatori, ho fatto tutto di testa mia e sono molto felice di questo. Per la prima volta nessuno mi ha condizionato nella produzione.
Ci spieghi il perché del titolo dell’album?
ANNO ZERO significa per me l’inizio di un nuovo percorso come solista, indica anche una rinascita dopo il periodo buio della pandemia. Speriamo sia di buon auspicio.
I tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione?
Suonare live il più possibile, stiamo lavorando a questo per l’estate 2023.