La città di Padova ha fatto registrare un boom di nuovi contagi da coronavirus: sono presenti 7 micro-focolai segnalati dall’ULSS 6 Euganea, la quale ha riscontrato una novantina di positivi al COVID-19tra il capoluogo e la sua provincia. Le aree monitorate sono le seguenti: la comunità camerunense, il mercato agroalimentare, il corriere SDA di Limena, una stamperia locale, due case di riposo e un centro estivo per bambini.
Questa situazione era comunque prevedibile in estate, quanto meno così afferma il direttore generale dell’ULSS, Domenico Scibetta, come riportato anche dal quotidiano il gazzettino “Abbiamo sempre detto che l’allarme deve essere massimo, perché il virus continua a circolare anche se con intensità completamente diversa da febbraio e marzo”.
Questi ultimi focolai hanno una particolare caratteristica: mentre nella prima ondata epidemica erano presenti tanti cluster familiari, ultimamente il contagio pare avvenire sia negli ambienti lavorativi, sia nelle attività ricreative e nelle cerimonie, tutte cose proibite nel periodo del lockdown.
È importante mantenere dei comportamenti corretti e prudenti anche nei prossimi mesi, in quanto il coronavirus circola e circolerà ancora, almeno fintantoché non sarà possibile una vaccinazione di massa.