La recensione
Quando vedo un libro scritto in prima persona sono spesso molto dubbioso. Si tratta di una scelta stilistica molto diffusa ma al tempo stesso anche molto difficile da usare, e raramente ho trovato un romanzo che sapesse davvero coinvolgermi. Per questo motivo quando ho iniziato a leggere Come Onde Sulla Sabbia ho storto un po’ il naso, ma devo ammettere che i miei pregiudizi in questo caso erano completamente sbagliati. Sono bastate poche pagine, fino alla fine del primo capitolo, a smentirmi.
Questo romanzo se non fosse scritto in prima persona perderebbe sicuramente buona parte del suo fascino, che deriva proprio dalla capacità dell’autrice di spingere lettori e lettrici a entrare nella prospettiva della protagonista e a empatizzare con lei. Si raggiunge un livello di empatia davvero forte, che porta non solo a fare il tifo per lei, ma anche ad arrabbiarsi con lei per alcune scelte che fa nel corso del racconto.
L’autrice Marzia Pendini ha fatto davvero un ottimo lavoro nel costruire un libro dal carattere fortemente emotivo, e muoverle critiche risulta davvero difficile. Scrivere bene è in realtà abbastanza facile, ma il vero ostacolo è mettere su carta delle emozioni. I sentimenti e le passioni vivono su un piano diverso dal nostro, quello dell’intelleggibile, e trasformarsi in parole richiede una notevole capacità di leggere oltre ciò che è reale. Pendini ci riesce con una tale maestria da farlo sembrare semplice come respirare.
Ma di cosa parla esattamente Come Onde Sulla Sabbia? Se siete qui a leggere la mia recensione probabilmente volete sapere di più prima di andarlo a prendere in libreria. Come Onde Sulla Sabbia è il percorso di formazione di una donna complessa, al cui interno convivono anime molto diverse tra loro. La protagonista mostra senza alcun filtro le sue debolezze, senza alcuna vergogna, ma al tempo stesso sa come imporsi sulla vita, affrontando ogni bivio a modo suo, prendendo decisioni che potrebbero essere giuste o sbagliate. Non è un’eroina senza macchia e senza paura, anzi: sbaglia, inciampa, cade, ma alla fine si rialza. Il tutto mentre intorno a lei danzano panorami di terre lontane e si alternano uomini pronti a entrare nella sua vita. Per restare? La risposta la scoprirete solo leggendo Come Onde Sulla Sabbia.
Lo avrete già capito leggendo fin qua: questo romanzo mi ha colpito. Lo consiglio a chi cerca una lettura contemporanea che non finisca per cadere nei soliti cliché, ma che anzi sappia offrire a chi legge dei colpi di scena abbastanza inaspettati. Si legge con grande piacere, ed è difficile fermarsi, perché ogni capitolo è solo un tassello di un percorso più grande, spingendo il lettore e la lettrice a chiedersi cos’altro ci sia dietro la pagina successiva.
Il tutto poi è impreziosito dalla sensazione che si tratti di qualcosa di molto più autobiografico di quello che si potrebbe credere. Vero o no, ciò aumenta senza alcun dubbio il fascino di Come Onde Sulla Sabbia. E chissà che alla fine dell’ultima pagina anche voi riusciate a trovare le risposte di cui avete bisogno.
Francesco Simone