Cetara Food

A cura di: Antonella Pappalardo

Ultimo possedimento e confine dell’antico ducato amalfitano , Cetara fu roccaforte dei Saraceni nell’ 842 e nell’ 879. Il suo nome deriva dall’ antico termine ” cetaria” che sta per ” tonnara” o da ” cetarii” ossia ” venditori di pesci grossi”. Perdura ancora oggi , infatti, un’ antica tradizione: la partenza dei pescatori per l’ Algeria e il Marocco nei mesi di Marzo e Aprile ,periodo e luoghi utili per la pesca delle acciughe. Il borgo marinaro si ricorda anche per la pesca del tonno che ha inizio a Maggio e si concentra per lo più lungo le coste calabresi, siciliane e maltesi .Gli appassionati di gastronomia tipica non possono non gustare le numerose pietanze a base di tonno che i vari ristorantini locali propongono durante la Sagra del tonno che si svolge ogni anno nella seconda metà di Luglio . Caratteristico è il tonno alla pizzaiola , impreziosito dal profumatissimo origano della costiera o alla scapece rigorosamente arrostito alla brace !Cetara è famosa nel mondo per la caratteristica ” colatura di alici” , discendente del ” garum” romano. Si tratta di una cremosa salsa di pesce dal sapore molto forte , ottenuta dalla macerazione di strati alternati di alici intere e pesci più grandi, in genere sgombri o tonno, a pezzetti . Il tutto ,condito con strati di erbe aromatiche tritate e ricoperto di sale grosso, viene lasciato macerare per un lungo periodo . Una volta terminato il processo di maturazione , i cui segreti si tramandano di padre in figlio, si ottiene un liquido ambrato dal sapore deciso e corposo . Con esso vengono preparati i piatti tipici della gastronomia locale tra i quali gli spaghetti o le linguine al profumo di mare … Non si può non concludere il pasto con il classico limoncello o la crema di limoni o con il più raro e ricercato liquore di carrube .