Camilla Bianchini: raccontare storie attraverso diversi linguaggi

Camilla Bianchini è un’artista versatile che ha saputo esplorare diversi modi di raccontare storie, dalla recitazione alla scrittura fino al podcasting. Il suo percorso è stato naturale, guidato dalla passione per la narrazione e dalla voglia di coinvolgere il pubblico.

Nel nostro incontro, ci ha parlato di come il suo romanzo “Call Back” sia diventato un fictional podcast, trasformando la lettura in un’esperienza sonora. Camilla crede nel potere della voce per trasmettere emozioni e rendere una storia ancora più coinvolgente.

Camilla, il tuo percorso artistico è davvero eclettico, spaziando dalla recitazione alla scrittura fino al podcasting. Come riesci a coniugare queste diverse forme di espressione nella tua vita creativa?

Ciao! Non è stata una scelta, credo sia avvenuto in maniera naturale, credo ciò che accomuna questi linguaggi diversi sia l’obiettivo comune ossia raccontare storie in maniera credibile.

Hai mai avuto momenti in cui hai sentito il bisogno di passare da un medium all’altro, come se uno ti “chiamasse” più degli altri? Come avviene questo processo di passaggio?

Nel caso di Call Back è stato proprio durante le presentazioni del romanzo, mentre leggevo e interpretavo passi del libro, sentendo il coinvolgimento di chi mi stava ascoltando che mi sono detta: perché non farne un fictional podcast?

Quando parli di “CALL BACK” nel podcast, come cerchi di coinvolgere l’ascoltatore? C’è un elemento narrativo che pensi emerga meglio attraverso la voce piuttosto che sulla pagina scritta?

Forse la mia chiave è l’ironia che caratterizza la scrittura e di conseguenza la mia interpretazione nella lettura.

C’è qualcosa che hai imparato da questa esperienza di podcasting che ti ha sorpreso, o che non ti aspettavi?

Credo di aver imparato quanto lo strumento voce abbia una valenza emotiva forte su chi ascolta

Hai in mente di portare altre tue opere nel mondo del podcasting? O forse progetti nuovi che stai considerando in questo ambito?

Qualche idea c’è ma magari ne parliamo alla prossima intervista quando avrò deciso di concretizzarla! 

Infine, quale consiglio daresti a chi desidera entrare nel mondo del podcasting, ma si sente sopraffatto dalle mille opzioni disponibili? Quali sono gli aspetti più importanti da tenere a mente quando si inizia?

Per me è stata ed è un’esperienza nuova quindi non so se sono la più adatta a dare consigli però posso dire che l’importante è trovare la propria voce, che sia autentica, poi affidarsi alle persone giuste per curare la parte tecnica e non aver paura di buttarsi!