“Bandiere al vento! …”

Testo a cura di: Antonella Pappalardo

“Come volete adunque che un popolo siffatto possa innalzarsi a Dante? Arriverà a far commenti zeppi di sofismi e di citazioni, conferenze capaci d’attirar le signore, riviste di quisquilie e rebus, vocabolari utili, edizioni critiche, manuali bibliografici; arriverà, forse, anche a gustare la sobria bellezza di certe terzine famose, ma resterà sempre lontano da quel mondo di fedeli e di santi che trovò la sua voce nella rude poesia del visionario fiorentino. Per entrarci bisogna avere un’anima seria e coraggiosa, nemica delle mezze misure e dei complimenti, e soprattutto cristiana. Bisogna rifarsi una virilità spirituale, odiare molte cose che oggi si amano, lasciare i perditempi delle controversie sottili e delle interpretazioni cabalistiche.”
(Giovanni Papini, 1905) …

Questo brano di Papini, tratto dal testo ” Per Dante e contro il dantismo” , potrebbe costituire un ottimo spunto di riflessione sui comportamenti che si registrano oggi in vari settori ! Senza vena polemica, il richiamo a Papini, o comunque alle sue considerazioni tradotte in maniera spicciola, viene spontaneo nella misura in cui si assiste ad una iperfetazione mediatica di posizioni spesso contraddittorie econtrastanti , pur di seguire le ” mode” e stare sul carro del vincitore! … Una per tutte , da cittadina avellinese, mi viene da pensare al camaleontismo di certi miei concittadini che orientano la bandiera laddove spira maggiormente il vento! … Ma vogliamo essere coerenti con noi stessi? Un esempio eclatante e’ il dibattito circa le strisce pedonali colorate di Via Matteotti che tanto hanno suscitato scalpore ! Mi chiedo : continuano ad essere innovative e ad alto impatto per un possibile ritorno economico o no? O hanno cessato di esserlo nel momento in cui se ne è scoperta la illegalità e la inutilità? E chi o cosa determina un giudizio positivo o negativo? … Dante non avrebbe esitato a tuonare e anche di brutto probabilmente , ma sarebbe stato coerente fino alla fine ! D’ altronde il suo ” lascia pur grattar dov’ è la rogna ” docet! … Chiarezza di posizioni dunque ! E’ ciò che occorre, unitamente all’ autonomia di giudizio ! Lasciamo ai perditempo le controversie sottili e le interpretazioni cabalistiche direi , parafrasando Papini, lasciamo le bandiere fisse come vessilli di una sola idea , la più autentica e vera, quella degna di una ” virilità spirituale ” troppo spesso perduta dietro chiacchiere da donnicciole !