Il fusion Occi-Rientale di Primo Sushi “We don’t make real sushi”, è così che si presenta il fusion di Primo Sushi nella sua sede di Aversa (CE).
Un format di cucina, che sembra trovare il suo successo proprio in una negazione, ma che raccoglie invece tutte le idee dei fondatori di questo nuovo concept legato al mondo del Sushi made in Italy. L’envisage cambia l’approccio con il cliente, accogliendolo in un ambiente riservato, elegante, a tratti romantico, ma soprattutto funzionale per gustarsi il menù in tutta serenità.
Punto di forza di Primo Sushi non è solo “lo spazio” in cui accoglie gli appassionati di questa tipologia di cucina, ma le ricette proposte che “ovviamente”, non rispecchiano quelle che sono le aspettative dei cosiddetti “puristi del sushi”, bensì, diventano frutto di contaminazioni, ispirazioni e sperimentazioni nate nel tempo.
Quello che fa definire il fusion “Occi-Rientale” (che nasce dall’unione di Occidentale ed Orientale) è l’adozione nel menu di Bun tipici e molto soffici, scelti con cura per l’accostamento ai prodotti di mare; una serie di salse realizzate con ricette segrete del Sushi Man; gli alternativi Uramaki di carne; e le Sushi Donuts, che prendono il nome dalle famose ciambelle fritte americane ricoperte con glassa e confetti colorati giunte alla popolarità italiana grazie al personaggio di Homer Simpson®, rivisitate completamente in chiave sushi.
Un’idea decisamente originale quella di Francesco Campaniello e dello chef Ciro Ruggiero, che sommata alla bontà dei prodotti tipici a km zero del territorio ed una location con il design che richiama atmosfere tipiche dei sushi club londinesi, rende questo il progetto attraente!
Attualmente Primo Sushi ha una sede sul mare a Giugliano in Campania (NA) e due locali di città, ad Aversa (CE) e Milano, ma è già pronto a sbarcare in tutta Italia con altre 5 aperture entro settembre 2023.
Emozioni a cura di Ciccio Vitiello: quando la pizza incontra l’arte
Svelato così un mistero che nei giorni scorsi stava circolando sui giornali e social network: quello dei manifesti tra Napoli e Caserta raffiguranti volti a rappresentazione di emozioni con un solo riferimento… la scritta “tucosaprovi”!
Ma procediamo per gradi. Sicuramente gli appassionati del mondo food e quelli del mondo della pizza, avranno sentito parlare di Ciccio Vitiello. Vincitore del premio Miglior Pizza dell’anno con “Recensione Negativa” nonché decimo posto in Italia (per la Guida 50 Top Pizza).
Ed è stato l’incontro tra Ciccio Vitiello e arsenyco. Il primo che indaga con i sapori e il secondo con immagini plastiche e riflessive.
Entrambi impegnati nel suscitare una reazione nel prossimo a far venir fuori questa campagna mediatica curata da RatioStudio, che sposta il focus dalla pizza e quindi dal prodotto all’emozione che questo prodotto suscita; un’emozione dettata dall’istinto, non costruita, e che sia essa negativa o positiva.
E da qui, spiegata anche la frase che si leggeva sui manifesti: “E tu cosa provi?”.
Insomma, Ciccio Vitiello che sta dedicando la sua arte e la vita ai Cambia- Menti (da qui il nome del suo quartier generale) è sempre più convinto che nel mare magnum del settore: “Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento”.
Ebbene, così ha deciso di cambiare anche l’approccio nel comunicare con gli appassionati delle sue creazioni, non il prodotto in se, ma le emozioni che suscita poiché sono queste ultime a lasciarci un ricordo, ad accompagnarci anche dopo l’esperienza.
“Emozioni libere, nude, crude”.