Avellino senza un “polmone verde”

Redatto da: Cucciniello Giada, Esposito Federica, Gemelli Giada e Straccia Alessia

Parchi pubblici avellinesi abbandonati al degrado, vandalizzati e resi discariche. Luoghi dove ora regna l’erba alta e rifiuti fanno da padrone.

Avellino, città un tempo immersa nel verde, è ormai oggi abbandonata a quello che potrebbe sembrare il suo destino: degrado. Gli spazi esterni non mancano, ma negli ultimi anni, sono stati soggetti ad atti vandalici e vittime di una scarsa manutenzione. Oltre all’erba alta e la spazzatura che ormai ha trasformato il polmone verde della città in una discarica, i luoghi in cui “riposare” o semplicemente trascorrere qualche ora all’aria aperta, scarseggiano.

Nonostante diversi siano stati i progetti pensati per la creazione di parchi, che elencheremo più avanti,  dopo le inaugurazioni queste aree sono state abbandonate completamente a sé stesse.  La cittadina sembra essersene  dimenticata.

IL  DEGRADO DEI PARCHI

Villa Comunale di Avellino

La villa comunale di Avellino presenta un’area attrezzata per i bambini inagibile, e nel suo complesso si presenta in condizioni inaccettabili.  Le altalene sono rotte e recano numerose scritte vandaliche, ma forse a sconcertare maggiormente sono i cespugli. Dietro di essi si possono ritrovare rifiuti di ogni genere.

La zona oltre ad essere mal tenuta e per niente pulita, è stata soggetta spesso a chiusure per questioni di sicurezza. Prima dell’estate, è stata inoltre protagonista di uno scandalo. All’interno del parco sono state infatti rinvenute delle esche avvelenate che hanno rischiato di mettere in pericolo anche la vita dei nostri amici animali.

Parco Suor Teresa Robert Sahut

Spostandoci nelle periferie, arriviamo al  parco Suor Teresa Robert Sahut a San Tommaso, il quale anch’esso versa in gravi condizioni. A differenza della villa comunale, non presenta neanche  più dei giochi per bambini.

L’unico superstite è un canestro, quasi irriconoscibile dato lo stato in cui è ridotto.

Le panchine sono distrutte o ricoperte da cumuli di sporcizia, le fontane oramai fuori uso da tempo si sono trasformate in bidoni dell’immondizia e valvola di sfogo per i vandali.

Gli alberi che ancora sopravvivono hanno perso lo splendore di un tempo e oltre a non essere curati, costituiscono addirittura un rischio per l’incolumità dei cittadini. Non sorprenderebbe se d’improvviso un ramo si staccasse colpendo un passante.

Parco Santo Spirito

Infine, ma non per importanza, arriviamo a quello che ci si aspettava dovesse costituire il cuore verde della città: il parco Santo Spirito. Il quale, nonostante le ottime premesse, è stato infatti il primo a divenire vittima del degrado.

I servizi igienici seppur presenti, sono inagibili; il campo da rugby non più utilizzato, è stato abbandonato, le  scalinate distrutte e corrose. Dalle fontanelle d’acqua danneggiate sgorga acqua calda quasi imbevibile. Non vi è una pavimentazione adeguata e il terreno non è per niente curato

 Infine, come tutti i piccoli parchi che abbiamo sopra citato, anche il parco Santo Spirito non è esente dalla presenza di  rifiuti lungo tutta la sua area.

Parco della Pace

Tuttavia Avellino ha ancora a disposizione un’area verde tenuta fortunatamente in ottime condizioni.  A cosa si deve?

Il Parco della Pace erano fino a qualche tempo fa al pari dei parchi precedentemente nominati. Fino a quando il Vescovo Aiello ha deciso  di dare una svolta e “ prendersene cura” e grazie proprio alla sua iniziativa che oggi noi irpini possiamo vantare di avere ancora un’area verde per passare il tempo all’aria aperta.