Anna Maria Basso, in libreria con “Il Fragore del ricordo”, si è raccontata a noi in questa piacevole intervista per presentare il suo nuovo romanzo, un racconto corale che, dal cuore della città di Napoli e passando per Maratea, ci conduce fino a Dallas, negli Stati Uniti alla scoperta dei misteri della mente umana e, soprattutto, dell’importanza dei ricordi.
Benvenuta sulle pagine di I Love Magazine. Come è nato il progetto editoriale de “Il Fragore del ricordo”?
Questo mio nuovo progetto è nato dalla mia passione per le neuroscienze e dall’idea di parlare del coraggio delle donne di fronte alle avversità della vita.
Da quale idea nasce la copertina del libro?
L’immagine rimanda alla prima protagonista, Adelina, al suo amore per il mare che le insegnava tanto, del moto delle onde ogni giorno diverso, e soprattutto della continua ricerca della libertà e della sua destinazione.
Che atmosfera si respira in questo romanzo?
Come scrive Armando Lostaglio, nel romanzo si rinvengono toni nostalgici ma anche futuristi.
L’atmosfera è quella che si genera da un viaggio nella memoria, quello di Adelina fermato nel suo diario e quello di Lara che della memoria fa il suo luogo di studio.
Un progetto a cui vorrebbe dar vita, prima o poi…
La mia, è stato affermato, è una scrittura per immagini. Mi piacerebbe realizzare un video-romanzo.
Dove la porterà il suo amore per la carta e la penna? Su cosa sta lavorando?
Scrivere è viaggiare, diceva Salgari, senza la seccatura dei bagagli. E io scrivo per viaggiare dove non sono mai stata. Scrivo per dare tempo e spazio alla mia libertà interiore. Dove mi porterà il viaggio? Non so di preciso. Come le nuvole, sai da dove parti, ma non dove arriverai.
Al momento è solo un’idea embrionale. Ripartire dal punto di arrivo del mio secondo romanzo e continuare la storia.