Amore malato, tossico o sbagliato: esistono diverse forme di amore che non è amore, che crea dipendenza e ci fa star male. Nelle relazioni d’amore bisogna sentirsi liberi di essere sé stessi, di esprimersi e di avere i propri spazi, senza che qualcuno cerchi di manipolare o controllare quello che facciamo. Il partner deve essere qualcuno che ci vuole bene e che ci faccia sentire amati, e ammirati. E che in qualche modo riesca a farci esprimere al meglio. Il brano “Bye Bye”, scritto dalla stessa Anna Capasso insieme a Massimo D’Ambra e Vincenzo Sperlongano e prodotto da Massimo D’Ambra, affronta il tema delle relazioni tossiche, in cui uno dei partner è succube dell’atteggiamento narcisistico dell’altro. L’artista invita gli ascoltatori a slegarsi da tali situazioni e ad allontanare le persone negative dalla loro vita. Amo l’arte in tutte le sue sfaccettature -dichiara Anna Capasso– e ho sempre lavorato su più fronti, con lo stesso impegno e la stessa passione. Sono un’artista e mi auguro di poter sempre dare il massimo con professionalità e con il cuore. Il mio obiettivo è quello di guardare sempre avanti, positivamente, con il piacere e la gioia di fare determinate cose”.Quanto al nuovo singolo, accompagnato da un videoclip girato a Positano assieme all’attore Ivan Castiglione, racconta la storia di una ragazza che viene lasciata una, due, tre volte dal suo fidanzato fino al punto di indurla a dire ‘Bye Bye’: “penso che in molti possano immedesimarsi in ‘Bye Bye’ e per questo ci tengo a sottolineare il fatto che in ogni rapporto sentimentale ci deve essere sempre reciproco rispetto”. Il singolo, spiega “era già pronto dal mese di marzo ma poi quanto è accaduto ha bloccato tutto. Nei giorni di quarantena avrei potuto girare il video, ma non mi piaceva l’idea di farlo tra le mura di casa, lasciando un’impronta del covid. Appena terminato il lockdown abbiamo quindi deciso di girare a Positano e lo abbiamo fatto in pochissimi giorni”. Alla conferenza è intervenuta anche L’Assessore al Comune di Napoli Alessandra Clemente. Anna Capasso, molto vicina ai temi umanitari e testimonial di Unicef e Lilt Napoli, nel 2012 ha ideato il premio nazionale “L’Arcobaleno Napoletano” in collaborazione con la Fondazione Melanoma Onlus diretta dal professore Paolo Ascierto, oncologo e medico ricercatore dell’Istituto dei Tumori Pascale di Napoli. La conferenza stampa si è svolta presso il Caffè Gambrinus, caffè storico partenopeo e tra le caffetterie più antiche d’Europa.